Tu sei qui: CronacaOspedale, pace fatta tra sindaco e sindacati
Inserito da (admin), mercoledì 18 marzo 2009 00:00:00
In seguito alle aspre polemiche provocate dalle forti dichiarazioni del sindaco Luigi Gravagnuolo nel filmato apparso su You Tube, si è tenuto ieri a Palazzo di Città un incontro chiarificatore tra il primo cittadino metelliano ed una coalizione formata da sindacalisti, rappresentanti del nosocomio cavese e cittadini impegnati nella campagna di raccolta firme per impedire la chiusura del Pronto Soccorso del "Santa Maria dell’Olmo".
In prima linea il rappresentante della Cgil Arturo Sessa, che, scortato da Angelo Spirito, Giulio Vitale e Mario Avossa della Uil e da Paolo Fasolino e Mario Barba della Cgil, si è fatto portavoce del dissenso della classe medica, messa fortemente sotto accusa dalle dichiarazioni del sindaco riguardo alla presunta responsabilità degli operatori nello sfascio della sanità.
«Non ci sono piaciute le dichiarazioni del sindaco sugli operatori della sanità - ha argomentato Arturo Sessa - Se ha delle accuse da fare, le faccia con nome e cognome e noi saremo al suo fianco». Così ha avuto inizio, a porte chiuse, una discussione dai toni molto accesi e dalle parole grosse, poi terminata con una unione di intenti sulla salvaguardia dell’ospedale cittadino. Gravagnuolo ha, infatti, spiegato che le sue accuse erano specifiche e non rivolte a tutti, dichiarandosi inoltre in totale accordo con la battaglia intrapresa dai sindacati ai fini di salvare il nosocomio e garantire i livelli essenziali di assistenza.
«Ho chiarito che il mio intervanto sullo sfascio economico della sanità era indirizzato particolarmente agli sperperi della spesa per la medicina territoriale, che assorbe il 65% dell’enorme massa di denaro speso dalla Regione, a differenza di quella ospedaliera, che incide per il 35%», ha affermato Gravagnuolo, invitato dal rappresentante della Cgil Arturo Sessa ad intraprendere un’azione di difesa e tutela sul territorio, in modo da ricollocare in modo chiaro su Cava compiti e funzioni propri di un Pronto Soccorso che abbia caratteristiche per posti letto e servizi annessi 24 ore su 24.
Soddisfatto Angelo Spinillo della Uil: «Diamo atto al sindaco della disponibilità e dell’impegno che profonde nel difendere il nostro ospedale dalla paventata chiusura». Del resto, lo aveva già affermato lo stesso Gravagnuolo nel video contestato: «Il nostro ospedale è a rischio come tutti gli altri ospedali della Campania, ma noi stiamo cercando di difenderlo».
C’è, dunque, sintonia tra Amministrazione e sindacati per la difesa del nosocomio. Intanto, venerdì prossimo ci sarà la Conferenza dei Sindaci, alla quale interverranno anche rappresentanti delle Asl SA 2 e SA 3. Resta, poi, da attendere l’esito del ricorso di Scafati al Tar.
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