Tu sei qui: CronacaOspedale a pezzi? Tutto ok
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 16 luglio 2001 00:00:00
Tre giorni dopo l'allarme lanciato dal personale ospedaliero sul rischio chiusura del reparto di maternità, gli sguardi sono puntati innanzitutto sull'incontro tra Comune e Asl programmato in settimana, dove verrà presentato un protocollo d'intesa per la nascita del secondo polo ospedaliero, alias nuovo ospedale a Pregiato. Eppure nessun accenno a ciò che è stato il Santa Maria dell'Olmo (nella foto in alto) ed alle recenti perdite - prima Otorino (non prevista nella pianta organica), poi l'Unità oncologica e l'Ortopedia, fino ad arrivare al dietrofront sulla divisione di Ostetricia, impossibilitata ad occupare gli spazi lasciati vuoti, data presenza della sala parto - né all'emigrazione dei primari: il provvedimento dovrebbe siglare un accordo per la realizzazione di un nuovo ospedale (centro sperimentale) presso l'ex Acismom a Pregiato. Si può fare, dunque, forse si poteva fare già senza la necessità di acquietare, calmare i rappresentanti sindacali, in agitazione nelle scorse settimane, il personale medico e parasanitario, in lotta con le carenze di unità e, in particolare, i cittadini preoccupati per una ristrutturazione lenta, che costa posti letto, viaggi presso altri presidi e, non ultimo, soldi, spesi per quello che ora viene chiamato un «vecchio convento» da usare come struttura per la riabilitazione. Ma tutto sarebbe inchiodato alle direttive regionali e alle nuove logiche della sanità, che intendono accorpare le specializzazioni in una stessa Asl (dipartimentalizzazione), riducendo i doppioni e garantendo ovunque le risposte per l'emergenza e in ciascun presidio un polo specializzato. E fu proprio Alfredo Messina, nel corso del primo faccia a faccia con il manager dell'Asl Sa1, Raffale Ferraioli, a chiedere rassicurazione sul potenziamento del presidio cavese: «È stato discusso un progetto per la realizzazione del II polo ospedaliero», riferì l'ufficio stampa». E ora non si parla delle emergenze, si guarda di nuovo avanti. «Io sono d'accordo con il progetto di dipartimentalizzazione di Ferraioli - interviene Francesco Musumesi dei Ds (nella foto al centro)- in linea con le direttive regionali. Per ora bisogna fare dei sacrifici, in attesa che si concludano i lavori. Ma sono contento perché il progetto del II polo, voluto dall'amministrazione Fiorillo e seguito da noi, potrà vedere la luce. Sono certo che la Giunta Messina lo porterà avanti». Si tratterebbe di un progect financing per la realizzazione di un Rsa (residenza per anzioni) presso l'Onpi e di un nuovo ospedale a Pregiato. Una struttura sperimentale (sviluppata in linea orizzontale), un Psa con una moderna piastra di emergenza. Mentre il Santa Maria dell'Olmo verrebbe utilizzato come centro riabilitativo. D'accordo anche Luigi Napoli di An: «Siamo favorevoli al II Polo ospedaliero. Alleanza Nazionale lo è sempre stata. Al Santa Maria dell'Olmo si stanno vagliando soluzioni tampone, ma era chiaro che si trattava di una struttura vecchia e con forti limiti». Stesso tenore anche per Silvio Lambiase, presidente del Tribunale del Malato: «Ho ricevuto ampie rassicurazione dal direttore sanitario, Cosimo Maiorino (nella foto in basso)». Consenso, meriti «condivisi» per i nuovi provvedimenti: si dovrà attendere.
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