Ultimo aggiornamento 12 minuti fa S. Gregorio X papa

Date rapide

Oggi: 10 gennaio

Ieri: 9 gennaio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaOmicidio Avagliano, due ergastoli

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Omicidio Avagliano, due ergastoli

Inserito da (admin), lunedì 20 giugno 2005 00:00:00

Per evitare di essere accusati dell'uccisione di un boss avversario, all'epoca "dominus" sulla città di Pagani, il "pentito" Mario Pepe dirottò abilmente le indagini degli investigatori. Si inventò la soffiata della moglie di un pregiudicato che era infermiera nell'ospedale dove fu giustiziato il boss paganese, pur di evitare l'addebito dell'omicidio al suo gruppo. Alfonso Avagliano, marito dell'infermiera, fu ucciso tre mesi dopo l'omicidio di Peppe Saccone. Dopo 15 anni, ed in seguito ad una prima archiviazione e conseguente apertura del processo, si arriva alla verità processuale con la condanna a due ergastoli per il mandante e l'esecutore dell'omicidio di Alfonso Avagliano. Due assoluzioni per i presunti basisti dell'omicidio avvenuto nel settembre di 15 anni fa a Cava de'Tirreni. La Corte di Assise di Salerno (presidente Frega) ha emesso la sentenza su uno dei fatti di sangue più gravi avvenuti negli anni di piombo della guerra di camorra salernitana. Dopo l'archiviazione delle indagini in prima battuta, furono poi i pentiti a far riaprire il processo. L'omicidio Avagliano, secondo l'accusa, era maturato come ritorsione all'omicidio di Giuseppe Olivieri, compiuto nel giugno del '90 nell'ospedale di Cava de'Tirreni. Secondo i collaboratori di giustizia, l'individuazione di Olivieri nell'ospedale di Cava fu compiuta dai sicari in seguito alla soffiata che la moglie di Alfonso Avagliano, infermiere all'interno dell'ospedale, diede al marito ed agli altri complici. Ma anche sulle parole dei collaboratori di giustizia, dopo gli approfondimenti del dibattimento, si sono avuti i riscontri negativi. Uno dei essi è particolarmente eclatante. Riguarda un presunto basista, il meccanico Pietro Salsano, accusato di aver fornito appoggio al commando della camorra, mettendo a disposizione la propria officina come base logistica. Salsano, difeso dagli avvocati Siniscalchi, Balice e Dalia, è stato poi assolto. Era finito nel processo perché in quei giorni aveva in riparazione, presso la propria officina, una Fiat 500. Era stato coinvolto nell'indagine perché la moglie di Alfonso Avagliano dichiarò di «aver sentito il rumore di una 500 o di una 126 che si allontanava dopo gli spari». Si sarebbe trattato proprio della 500 all'epoca dei fatti in riparazione presso l'officina dell'imputato Salsano. Un elemento, questo, riportato ripetutamente nelle dichiarazioni dei pentiti, anche se non sapevano specificare il contributo realmente fornito dal meccanico. Il pm Cassaniello ha chiesto l'ergastolo per tutti gli imputati. Le difese di Bisogno (avv. De Concilio), Lamberti (avv. Falci), De Martino (avv. Pecoraro) e Salsano hanno fornito ricostruzioni alternative. In particolare, la difesa del meccanico ha puntato l'attenzione «sull'ambigua contaminazione tra gli investigatori ed i collaboratori di giustizia allora confidenti della Polizia». «Il coinvolgimento del meccanico - dichiara l'avv. Vincenzo Siniscalchi - appariva più il frutto della circolazione perversa del nome e cognome che la descrizione di un contributo fattivo all'operazione». La Corte di Assise, dopo sei ore di camera di consiglio, ha condannato all'ergastolo Bisogno e Lamberti, assolvendo Salsano e De Martino. «La ricostruzione fornita dai collaboratori di giustizia, anche in seguito al serrato controesame, è risultata parzialmente minata da una serie di contaminazioni con l'ambiente investigativo, tale da far sorgere il dubbio circa la genuinità e l'autenticità della provenienza della fonte di informazione».
Il grande vecchio ed i suoi "piccirilli"
Il grande vecchio: così è conosciuto a Cava Mario Bisogno, capo dell'omonimo clan camorristico, terrore dei commercianti della zona. La grande famiglia dedita al racket ed al riciclaggio del denaro sporco. Dalla sua abitazione, in via Vittorio Veneto, Mario controllava i "piccirilli" del clan. 43 affiliati, condannati con lui in diversi processi che lo vedono imputato con l'accusa di associazione a delinquere per fini camorristici.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

rank: 107174107

Cronaca

Auto in fiamme a Pontecagnano: intervengono i vigili del fuoco

Questo pomeriggio a Pontecagnano (Salerno), in via Diaz, un incendio ha distrutto completamente una Range Rover parcheggiata. Il veicolo ha preso fuoco vicino al cancello di una proprietà privata, richiedendo l'intervento immediato dei Vigili del Fuoco della sede centrale di Salerno. Nonostante il tempestivo...

Tragedia a Salerno, investita e uccisa donna di 78 anni

Nella mattinata di giovedì 9 gennaio, una donna di 78 anni è stata investita da un'auto a Torrione, nei pressi dell'incrocio con via Enrico Perito, un'area già teatro di incidenti mortali in passato. Come riporta La Città di Salerno, la vittima stava attraversando la strada quando è stata travolta da...

Lavori abusivi ad Ispani, Guardia Costiera sequestrata area di 550 mq

Nell'ambito delle operazioni di Polizia Giudiziaria per la protezione del Demanio Marittimo, i militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, sotto la direzione del Tenente di Vascello Samantha Losito e con il supporto dell'ufficio Tecnico del Comune di Ispani, hanno effettuato un intervento...

Cava de' Tirreni, 30enne arrestato durante la Notte Bianca

Domenica sera, durante la Notte Bianca di Cava de' Tirreni, un uomo di 30 anni, residente a Nocera Superiore, è stato arrestato per minacce, aggressione e lesioni a pubblici ufficiali. L'episodio, come riporta La Città di Salerno, si è verificato intorno alle 22 nei pressi di piazza Mario Amabile, dove...

Cava de' Tirreni, incendio alla Croce Rossa: la solidarietà del Sindaco Servalli

Il Sindaco Vincenzo Servalli e tutta l'Amministrazione comunale esprime solidarietà alla delegazione cavese della Croce Rossa Italiana che ha subito gravissimi danni a causa dell' incendio della propria sede di via XXIV Maggio. "La Croce Rossa Italiana di Cava de'Tirreni è un presidio fondamentale per...