Tu sei qui: CronacaObbligo Green pass, ristoratori campani sul piede di guerra: «Ci sentiamo della cavie»
Inserito da (redazioneip), venerdì 6 agosto 2021 09:56:14
«Ci sentiamo delle cavie come categoria saremmo stati d'accordo se l'utilizzo del green pass fosse stato adottato in presenza di zone gialle e arancioni così da evitare nuove chiusure e per l'accesso in tutti i luoghi al chiuso anche per i trasporti. Ci troviamo di fronte a un provvedimento che per noi costituisce una restrizione, una limitazione che non ha ragione di esistere. Così si continua a penalizzare solo la ristorazione». Sono le parole di Massimo Di Porzio, presidente Fipe Confcommercio Campania all'indomani dell'entrata in vigore dell'obbligo di esibire il green pass per tutti coloro che vogliano sedersi a mangiare o a bere in un locale al chiuso.
«I locali con soli posti al chiuso potrebbero essere penalizzati da vicini concorrenti con posti all'aperto - sottolinea Di Porzio - e inoltre non bisogna dimenticare che nuclei familiari con bambini di 12, 13 anni che non hanno ancora avuto il vaccino, cosa molto frequente considerando che il 40 per cento della popolazione non è ancora stato vaccinato, saranno costretti a non scegliere locali al chiuso».
«La legge non lo prevede - evidenzia Di Porzio - noi non siamo pubblici ufficiali e questa non può essere una nostra responsabilità».
«Il mio augurio - conclude il leader Fipe Campania - è che con il green pass le persone si sentano più sicure e magari anche chi non usciva a mangiare fuori ora lo farà sapendo che tutte le persone all'interno dei locali sono vaccinate».
Foto: ANSA
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