Tu sei qui: CronacaNuovo ospedale, la Regione boccia la Siemens
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 16 maggio 2002 00:00:00
Nessun dietrofront, la Regione non cambia la sua posizione: boccia la Siemens, ma accetta l'ipotesi del project financing. E sul progetto del nuovo ospedale torna ad aleggiare il vento della battaglia legale, con il ricorso al Tar presentato dalla società milanese dopo lo strappo con l'Asl Sa1. Gli esponenti del governo regionale ribadiscono la loro decisione di congelare il progetto, sia pure limitando gli effetti nel tempo ed al partner prescelto. Da Palazzo Santa Lucia, infatti, verrebbe contestata proprio la scelta della Siemens, perché decisa senza una regolare gara di appalto. Un sì ed un no, dunque: bocciatura per la procedura adottata, approvazione della formula del progetto di strutture sanitarie finanziate con capitali privati. E così, l'idea di un ospedale a Santa Lucia nel giro di tre anni, come da progetto, naufraga. Per il momento l'Asl conferma, con un'apposita delibera, la propria intenzione di realizzare un mega presidio in città, sfruttando, tra le possibili strade, quella del project financing. La Siemens, invece, attende la sentenza del Tar, prevista per la scorsa settimana e slittata a data da destinarsi. Intanto, nei giorni scorsi, il Tribunale amministrativo regionale ha fatto richiesta ai vertici aziendali dell'invio di nuova documentazione. Dagli uffici di via Ricco sono stati prelevati tutti gli atti, preparati fin dall'autunno scorso da una commissione di tecnici, sul progetto per il nuovo ospedale. Prima ancora di aspettare il parere della Regione, l'Asl, diretta dal manager Raffaele Ferraioli (nella foto al centro), aveva dato la sua disponibilità ad accettare la proposta della società milanese: un ospedale del futuro finanziato con capitali privati, da restituire in 30 anni con l'impegno di cedere gli spazi per la pubblicità. Congelato il progetto ad un anno di distanza, divampano le polemiche. «Lo avevamo detto. Più che un project financing - sbotta Giancarlo Durante, medico epidemologo, responsabile Sanità per i Ds - ci sembra un progetto faraonico e fumoso, per i tempi ed i costi di realizzazione e per l'incompatibilità con quanto previsto a livello di pianificazione regionale ospedaliera. Peraltro, ci risulta incomprensibile il fatto che l'Amministrazione Ferraioli facesse riferimento a questo progetto solo in riunioni, interviste, convegni organizzati in città». Per Emilio Maddalo (nella foto in basso), presidente della Commissione comunale sulla Sanità, si tratta di una reazione esagerata: «È evidente che i tempi del progetto sono lunghi. Occorre aspettare 6-7anni. L'Amministrazione, come del resto l'Asl, ha dato la sua disponibilità al progetto, impegnandosi ad avviare una procedura di esproprio per garantire il suolo necessario, individuato a Santa Lucia».
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