Tu sei qui: CronacaNuovo attentato, nel mirino un negozio cinese
Inserito da (admin), venerdì 18 gennaio 2008 00:00:00
Bomba carta al negozio di articoli cinesi a San Giuseppe al Pozzo. Nella notte ignoti posizionano l'ordigno sulla soglia della saracinesca. Per fortuna la deflagrazione non provoca le fiamme. Lo scoppio rende necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. E così, la scoperta dell'attentato è avvenuta ieri mattina, alle prime luci dell'alba. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia, diretta dal vicequestore Pietro Caserta. Gli uomini del locale Commissariato hanno avviato subito gli accertamenti. Sono tuttora in corso gli esami sui residui dell'ordigno ritrovato all'ingresso del negozio.
Al momento gli investigatori restano con le bocche cucite, per evitare di compromettere l'esito delle indagini. Eppure, la lunga striscia di precedenti, ben 8 dal mese di luglio, non può che creare ombre e sospetti sulla matrice degli attentati. «Per il momento non ci sentiamo di escludere alcuna ipotesi - ha detto il vicequestore Pietro Caserta - Ci sono indagini in corso e non possiamo dire altro. Certo, la coincidenza con cui si stanno verificando questi episodi in città, una coincidenza fastidiosa, tende a creare allarmismo sociale. Tutte le Forze dell'Ordine sono impegnate fattivamente per venirne a capo».
Se fino a qualche ora fa la pista più accreditata, viste le attività finite nel mirino, era quella del settore del caro estinto, ora saltano fuori altre ipotesi, o meglio, altri interrogativi. A quanto si apprende, le piste potrebbero essere doppie, e cioè da una parte quella del racket dell'estinto e dall'altra vari episodi anche di diversa natura. E non basta. In queste ore non si escludono le ipotesi di infiltrazioni camorristiche, come era già stato per il caso del cantiere per la realizzazione dei box auto, con la complicità di un "palo" cavese (uomini fidati che metterebbero a segno gli attentati).
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