Tu sei qui: CronacaNuovo attentato, nel mirino l'Emporio
Inserito da (admin), giovedì 12 luglio 2007 00:00:00
Dopo pochi giorni la mano incendiaria è tornata a colpire: nel mirino è finito il negozio di articoli di igiene per la casa "Emporio 2004", in via Biblioteca Avallone. Un altro avvertimento a colpi di molotov, proprio come era accaduto sabato scorso all'agenzia di pompe funebri "La Metelliana" di Corso Mazzini. Secondo la ricostruzione del Commissariato, poco prima delle 4 gli attentatori avrebbero lanciato una bottiglia contenente liquido incendiario all'interno del negozio, approfittando delle fessure nella parte alta della vetrina. L'elevata temperatura avrebbe provocato l'esplosione, riducendo in frantumi la vetrina. Il passaggio della pattuglia della Polizia, impegnata in un normale giro di controllo, ha evitato che le fiamme si propagassero. L'intervento immediato dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni. L'incendio ha, infatti, danneggiato la porta di ingresso, senza però contaminare i prodotti né tanto meno gli altri esercizi commerciali.
Sconvolti ed increduli per l'accaduto i familiari dei titolari. «Siamo sconcertati - dicono dalla famiglia Lamberti - attendiamo gli sviluppi delle indagini per capire qualcosa di più di questa brutta storia. Non abbiamo mai ricevuto minacce, telefonate, lettere minatorie o intimidazioni. Non sappiamo chi può avercela con noi». E continuano: «Ci hanno chiamato alle 4 stanotte e, quando siamo arrivati, abbiamo trovato questo ben di Dio. Poco fa è venuto anche il proprietario dell'agenzia di pompe funebri, diceva le stesse cose: mai una minaccia, mai una richiesta. Come è possibile che accada tutto questo? Non sappiamo darci una risposta. Basta una bottiglia di benzina per far saltare in aria un negozio».
L'episodio ha terrorizzato i commercianti, ma non solo. I residenti del centro hanno paura. Hanno timore per le conseguenze che i roghi possono provocare ai condomini. «Atti del genere sono piuttosto preoccupanti - commentano alcuni passanti - Se è vero, come dicono i titolari dei negozi colpiti, di non aver mai ricevuto minaccia, questo vuol dire che chi ha agito può colpire chiunque. Ormai si ha paura anche di stare in strada. In estate capita spesso di fare le ore piccole, col rischio di trovarsi di fronte a questi malintenzionati. Non è poi così impossibile passare davanti ad uno dei negozi dove semmai è stata lanciata una bomba». Stessi timori coinvolgono la categoria dei commercianti: «Siamo stati avvertiti nella notte - raccontano i titolari dei negozi che si trovano a pochi passi da "Emporio 2004" - Non sappiamo cosa dire: l'unica cosa che abbiamo potuto fare questa mattina è stato ripulire i pavimenti del porticato».
Un altro avvertimento. Un altro intervento della Polizia. Questa volta gli uomini, diretti dal vicequestore Pietro Caserta, si sono trovati con ogni probabilità a pochi metri dagli attentatori. Sono stati loro per primi ad accorgersi del rogo ed a dare l'allarme. Ieri mattina gli investigatori si sono ritrovati ad indagare sul terzo caso di incendio doloso: una striscia di episodi che inizia ad assumere i caratteri del giallo. «Siamo al lavoro - dice il vicequestore Pietro Caserta - A questo punto non possiamo escludere l'ipotesi del racket, così come dobbiamo considerare anche che possa trattarsi di un caso di emulazione. I tasselli che abbiamo in mano sono diversi e, dunque, dovremmo avere più possibilità per ricostruire il puzzle».
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