Tu sei qui: CronacaNuova inchiesta sul Comune
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 17 settembre 2012 00:00:00
Si arricchisce di documenti e di nuovi presunti illeciti l’indagine che la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno sta effettuando sul Comune di Cava de’ Tirreni. Non solo l’acquisto dell’ex Cofima, dunque, al vaglio della Procura della Repubblica, che negli ultimi giorni ha aperto una nuova inchiesta anche sugli atti di gestione dei settori Urbanistica e Sportello unico attività produttive (Suap) del Palazzo di Città nel periodo 2005-2009.
In particolare, a finire nel mirino degli inquirenti risultano essere il progetto di messa in sicurezza di un vallone cittadino, presunti abusi edilizi posti in essere dai titolari di una struttura ricettiva e la realizzazione di un comparto residenziale in una frazione metelliana. Nei giorni scorsi, infatti, oltre ai Carabinieri hanno fatto visita al Palazzo anche gli agenti della Digos, che hanno sequestrato diversi faldoni di documenti e prelevato alcuni file dai computer.
Sul versante Suap, invece, la Digos ha acquisito numerose licenze - in cui risultavano abusi edilizi accertati - rilasciate in favore di commercianti, ristoratori e bar, a cui si aggiungono inoltre quelle cosiddette “facili” concesse ad alcuni venditori ambulanti. Al momento non è dato conoscere nomi di tecnici o funzionari comunali eventualmente coinvolti, ma di certo l’indagine che sta investendo l’Ente metelliano si sta allargando a macchia d’olio.
Capitolo ex Cofima. Per quanto concerne la compera dell’ex opificio, invece, non sono emerse ipotesi di reato. Secondo gli investigatori l’Amministrazione comunale sarebbe esente da colpe, poiché all’atto d’acquisto la curatela fallimentare non avrebbe comunicato al Comune la presenza di abusi edilizi all’interno della struttura.
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