Tu sei qui: Cronaca‘Non penalizzate gli utenti'
Inserito da (admin), mercoledì 27 agosto 2003 00:00:00
Diffide, proposte, sistemi di difesa e buone intenzioni: i sindaci della provincia sono già in movimento per evitare che a pagare lo scontro tra Regione e farmacisti siano, come sempre, gli utenti. Contagiati dalla stagione del protagonismo ad ogni costo, che ha caratterizzato l'estate calcistica, i primi cittadini non si sentono sminuiti dal fatto che il problema sia di livello regionale. Il più attento alle esigenze dei propri concittadini è il sindaco di Cava, Alfredo Messina, che, di fronte all'annunciata iniziativa dei farmacisti, che sono pronti a far pagare i medicinali direttamente agli utenti, mettendo in crisi le categorie più deboli, oltre a scrivere la lettera di rito al Governatore Antonio Bassolino per evidenziare i disagi che questo sciopero provocherebbe, ha attivato la farmacia comunale. «Siamo pronti - dichiara il sindaco Messina - a continuare a mantenere l'assistenza pubblica alla gente con la farmacia comunale, anche anticipando noi, come Comune, i soldi che non arrivano dalla Regione». Anche a Salerno ci si affida alle farmacie comunali per «alleviare il disagio dei cittadini». L'Amministrazione, con l'assessore Nino Savastano, oltre a sollecitare la Giunta Regionale a venire incontro almeno parzialmente alle esigenze dei farmacisti, sollecita questi ultimi ad avere «un ulteriore momento di pazienza per non gravare ulteriormente sulle spalle degli utenti». In pieno conflitto di interessi, ma solo in questa situazione, Francesco Bottoni, primo cittadino di Scafati e titolare di una farmacia. Dovendo scegliere tra gli affari e la tutela della cittadinanza, l'esponente della Margherita opta per un neutro «ci attiveremo in ogni modo per evitare la sospensione dell'assistenza farmaceutica indiretta». Il sindaco ha telefonato subito a Raffaele Ferraioli, manager dell'Asl Salerno 1, per sapere se la situazione è davvero critica, venendo rassicurato: la Regione e l'assessore Rosalba Tufano avrebbero già individuato un'ipotesi di soluzione per le spettanze dovute ai titolari di farmacie. «Se non dovesse andar a buon fine questa manovra - giura Bottoni - muoveremo mari e monti per scongiurare disagi profondi alla popolazione». Convinto da diffide, decisioni, ricorsi e tensioni che tanta parte hanno avuto nelle vicende calcistiche estive, il sindaco di Battipaglia, Alfredo Liguori, sceglie la via legale, diffidando il presidente Bassolino, l'assessore Tufano ed il direttore generale dell'Asl Salerno 2 «ad adoperarsi affinché vengano corrisposte alle farmacie della provincia di Salerno le somme vantate». Il problema, come è noto, riguarda l'intera Regione, ma Liguori non vuol sapere ragioni di questioni più generali e si interessa, in qualità di «massima autorità sanitaria del territorio», solo ai disagi della provincia di Salerno, «per scongiurare la mancata corresponsione dei medicinali soprattutto alle persone economicamente disagiate, in un periodo tra l'altro critico per la salute pubblica, a causa delle temperature climatiche».
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