Tu sei qui: CronacaNo al contratto di solidarietà, al via i licenziamenti della Silba
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 9 maggio 2011 00:00:00
Con 153 voti contrari e 78 “sì” si è chiuso il referendum indetto dai dipendenti della Silba S.p.a. per decidere le sorti del contratto di solidarietà proposto dai vertici societari ed interpretato come unica forma per evitare l’avvio delle procedure di mobilità.
Il risultato finale, che ha letteralmente spiazzato gli organi confederali, darà il via al licenziamento per i 135 dipendenti coinvolti, 68 di “Villa Alba” a Cava de’ Tirreni e 67 delle strutture “Villa Silvia” e “Montesano” di Roccapiemonte. Un annuncio, quello dello scioglimento del contratto, che con molta probabilità sarà comunicato martedì prossimo agli uffici regionali competenti.
Il referendum, andato in scena sabato scorso presso i rispettivi centri di riabilitazione, assumendo la procedura tipica di una normale elezione, ha visto fino all’ultimo una situazione incerta nella città dei portici, vista la quasi equità nel risultato raggiunto: 34 “sì” e 36 “no”. Determinanti sono stati i voti contrari degli addetti ai lavori delle strutture di Roccapiemonte, dove il parere negativo ha surclassato l’accoglimento della proposta dei vertici della Silba S.p.a.
Proposta che contemplava un orario di lavoro ridotto di 4 ore e 24 minuti, la sospensione delle indennità di turnazione, l’istituzione di una banca ore per lo straordinario e l’eliminazione sia dell’assenteismo per malattia che del cestino mensa. Il tutto con la decurtazione di 72 euro sul salario mensile.
Non per questo, però, i rappresentanti istituzionali hanno gettato la spugna. È fissato, infatti, per mercoledì 11 maggio un incontro con il sub-commissario regionale alla Sanità, Mario Morlacco, per discutere della creazione della tariffa per prestazioni erogate da Residenze Sanitarie Assistite e Centri Diurni ai sensi della legge regionale n. 8/2003, di cui al Decreto Commissariale n. 6/2010.
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