Tu sei qui: Cronaca"No ai tifosi sui bus"
Inserito da (admin), giovedì 4 gennaio 2007 00:00:00
Si va verso l'ufficializzazione delle porte aperte all'Arechi e di una nuova proroga della capienza a 20mila posti per il derby Salernitana-Cavese. Oggi il sopralluogo allo stadio di via Allende della Commissione di Vigilanza, domani la riunione del Cos in Prefettura, alla quale parteciperanno anche i dirigenti delle due società, oltre ai responsabili delle Forze dell'Ordine ed ai rappresentanti delle tifoserie. Ma intanto è già scattata la fase operativa, accompagnata dalle prime polemiche. La Prefettura ha convocato per la riunione del Cos i vertici del Cstp. Questo perché c'è l'intenzione di far accompagnare i tifosi della Cavese allo stadio "Arechi" con i pullman del Consorzio, procedura già adottata in occasione di partite a rischio giocate negli anni scorsi. I sindacati del Consorzio di trasporti, però, hanno già respinto con fermezza questa soluzione.
La situazione è in evoluzione, ma al momento la strategia di massima è questa. I tifosi della Cavese sarebbero accompagnati con i bus del Cstp dallo stadio "Lamberti" allo stadio Arechi e poi riaccompagnati a casa, seguendo i percorsi prestabiliti dalla Questura di Salerno. Quasi certamente sarà scelto il tratto autostradale e poi la tangenziale, fino all'uscita alla zona industriale e lo spostamento attraverso la strada alle spalle dei Distinti. Ovviamente, l'intero tragitto sarebbe presidiato da agenti ed uomini delle Forze dell'Ordine. Anche a bordo di ogni bus, in tutto una trentina, ci sarebbero gli agenti, ma questa precauzione non è bastata a tranquillizzare i dipendenti del Cstp. Nella nota firmata da tutte le organizzazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Uglt e Faisa Cisal, c'è scritto a chiare lettere che «i dipendenti del Cstp non soddisferanno la richiesta prefettizia relativa all'espletamento del servizio di bus navetta per l'accompagnamento allo stadio Arechi dei circa 3000 tifosi provenienti da Cava de'Tirreni». I sindacati precisano che il rifiuto è dettato dalla pericolosità dell'evento e fanno un parallelo con gli ultimi derby Salernitana-Napoli.
«Troppe sono state le aggressioni subite dal personale in occasione dello svolgimento dei servizi. Basti ricordare ciò che è accaduto durante il derby Salernitana-Napoli: in quella occasione, nonostante la presenze del personale di Polizia a bordo dell'autobus, le violenze di entrambe le tifoserie si manifestarono con inaudita veemenza, procurando feriti tra i dipendenti. Inoltre, vennero danneggiati seriamente anche i mezzi del Cstp, che furono obbligati a subire un fermo di diverse settimane, tale da aggravare ancora di più il già precario servizio pubblico». Quindi, sorge la prima grana: come garantire il trasporto dei tremila tifosi della Cavese allo stadio Arechi. I tifosi metelliani si stavano organizzando nelle ultime settimane per affittare pullman privati, ma non ci sarebbe problema ad adottare la soluzione dei pullman del Cstp: per loro l'unica cosa importante è arrivare allo stadio Arechi. Ma è chiaro che per la sicurezza legata al derby l'operazione dovrà presentare le massime garanzie, tanto è vero che in Questura si stanno già studiando i percorsi e ci si sta preparando per installare i container divisori tra i settori.
De Luca e Gravagnuolo: «Allo stadio con noi»
I sindaci di Salerno e Cava, i presidenti di Salernitana e Cavese non hanno dubbi: «Il derby si deve giocare ed a porte aperte». Questo il pensiero che hanno confermato alla vigilia del sopralluogo della Commissione di Vigilanza e della polemica sull'utilizzo dei pullman del Cstp per spostare i tifosi della Cavese a Salerno. De Luca dice: «Sin dall'inizio ho detto che la partita andava giocata a porte aperte. Mi sono stancato di questa storia, nonostante sia sportivo e tifoso della Salernitana». Convinto della necessità di giocare regolarmente il derby anche il sindaco di Cava de'Tirreni: «Già a dicembre mi ero espresso in tal senso. Per la conoscenza che ho della tifoseria della Cavese, non credo ci siano motivi di allarme. Chiudere lo stadio potrebbe esacerbare gli animi, anziché aiutare a distenderli».
Lombardi è categorico: «Giocare a porte aperte è l'unica soluzione possibile. Il rinvio dello scorso 23 dicembre faceva presagire che la gara si sarebbe giocata davanti alle due tifoserie. Una soluzione differente, adesso, sarebbe incredibile». Fariello, presidente della Cavese, spiega: «I tifosi della Cavese attendono di vivere con gioia questa giornata, che attendono da tanti anni. È giusto che questa partita si giochi davanti ad una cornice di pubblico adeguata. La società della Salernitana è stata disponibilissima nei nostri confronti». Riguardo al malumore dei dipendenti del Cstp per il servizio da effettuare in occasione, Lombardi dice: «Mi auguro che i dipendenti del Consorzio non attuino proteste, mettendo a rischio il derby. La loro azienda è una sorta di compagnia di bandiera della provincia di Salerno, sarebbe impensabile fare a meno dei loro autobus».
Sia i due sindaci che Lombardi sono convinti che l'Arechi sia uno stadio sicuro. «Ha tutte le carte in regola per ospitare partite di calcio di un certo livello - prosegue De Luca - nonostante ciò siamo disponibili in futuro a metterci attorno ad un tavolo e programmare alcuni interventi, ma non tutti quelli prescritti dal decreto Pisanu». Pareri simili da Cava. «Lo stadio di Salerno è un impianto più che sicuro - aggiunge Gravagnuolo - io sarò presente in prima persona, assisterò alla partita come ho fatto spesso in trasferta».
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