Il Portico Costiera Amalfitana

Oggi, giovedì 1° marzo, intorno alle ore 12.00, la salma di Mustafà è partita alla volta del Marocco, sua terra natia. Sotto l’attenta personale regia del Console Generale del Marocco in Italia, con sede a Roma, Mohamed Basri, dopo oltre tre settimane d’attesa, la salma di Benadau Nafat, “cittadino cavese” da oltre 30 anni, noto col nomignolo di Mustafà, ha potuto lasciare il civico cimitero di via Ugo Foscolo di Cava de’Tirreni per essere trasportata a Napoli, ove verrà celebrato, nel tardi pomeriggio, il rito islamico.

La salma, prima di essere riposta nella cassa di zinco e poi in quella lignea, ha ricevuto il trattamento antiputrefazione da parte della dr.ssa Gelsomina Lamberti, Ufficiale Sanitario cavese, mediante l’iniezione di “Formalina” ai lati del torace, dell’inguine e del collo. A cooperare la dr.ssa Lamberti nella specifica operazione è stato il titolare dell’agenzia di onoranze funebri Armando Apicella di Corso Giuseppe Mazzini. Il trasporto è avvenuto a mezzo di personale e di un attrezzato carro funebre della Funeral Home di Giuseppe Trombetta di Napoli, il quale, come disposto dal Console Basri, proseguirà per l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino per essere imbarcato sull’aereo in partenza alle ore 13.30 di sabato 3 prossimo per Casablanca.

All’uscita della salma dal varco principale del cimitero hanno presenziato il fratello minore di Mustafà, Abdelouahed Nafat, ospite da due settimane della famiglia Salsano di Viale Degli Aceri, l’Assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti, accompagnato dalla Polizia Locale, nelle persone dell’Assistente Capo Pietro Santoriello, dell’Agente Scelto Domenico Armenante e dell’Agente Mariagrazia Manzi, oltre ad Alex Aldor, rappresentante cittadino della comunità extracomunitaria, Alfonso Salsano, Presidente de’ “I Cavalieri della Pergamena Bianca”, e tanti veri amici di Mustafà.

Nei punti di raccolta fondi “pro Mustafà” (I Cavalieri della Pergamena Bianca, FotoItalia S.r.l. e Di Tutto un…Po) sono stati raccolti fondi sufficienti per la bisogna. Oltre ad un singolo benefattore che ha offerto 1.000,00 euro, Monsignor Giuseppe Zito ha raccolto dall’antica Chiesa di San Vito Martire e del civico Cimitero la somma di ulteriori 850,00 euro.

Livio Trapanese