Tu sei qui: CronacaMovida, prove contro i locali
Inserito da (admin), mercoledì 23 aprile 2008 00:00:00
Foto digitali che proverebbero l'assenza di uscite di sicurezza così come prescritte dalle legge. Ed ancora, una perizia tecnica stilata da due ingegneri cavesi, che dimostrerebbe il superamento della soglia consentita per la musica in filodiffusione emessa dagli impianti installati in alcuni locali notturni del borgo e del centro cittadino. Si compone di questo ed altro il voluminoso esposto-denuncia indirizzato al sindaco Luigi Gravagnuolo ed al comandante della Polizia Municipale, Filippo Meluso. Firmatari i residenti del centro storico, rappresentati dall'associazione "Ordine e Quiete", che da mesi ha ripreso la battaglia contro gli schiamazzi notturni, rumori molesti ed il pericolo di sollecitazioni che mettono a rischio la stabilità dei palazzi e costringono i condomini a lunghe notti insonni.
«La nostra è una battaglia per la legalità - tuona Giuseppe Salsano, presidente dell'associazione - La legge deve essere rispettata anche da chi produce divertimento, per garantire i diritti dei cittadini e la sicurezza degli stessi utenti». Dopo diverse segnalazioni e richieste da parte dei cittadini, circa un mese gli stessi firmatari hanno avuto un incontro interlocutorio con il sindaco e l'assessore al Commercio. «Abbiamo potuto apprezzare una forte disponibilità da parte degli amministratori, ma non basta - continua Salsano - Vogliamo che si faccia qualcosa di concreto. Ci hanno chiesto di portare delle prove e così abbiamo fatto».
Le prove sarebbero raccolte in un dossier depositato presso gli uffici comunali. «Abbiamo presentato un esposto dove sono raccolte delle foto che dimostrano come in alcuni locali notturni non ci sono uscite di sicurezza, o peggio, vengono utilizzati escamotage per aggirare la legge. Le perizie dimostrano come la soglia di emissioni sonore viene puntualmente superata». Da qui le richieste: «Chiediamo che vengano avviati controlli seri, per accertare le nostre accuse, e soprattutto blitz senza preavviso».
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