Tu sei qui: CronacaMovida, la Warner Bros strizza l'occhio
Inserito da (admin), venerdì 6 giugno 2003 00:00:00
Fu lanciata come una provocazione. Alle spalle, però, c'erano un progetto, incontri tra imprenditori locali e qualche velata indiscrezione su interessamenti da parte di multinazionali dello spettacolo. Ed ora, la "Casa dei folli", ovvero la cittadella della movida cavese, inizia a muovere qualche timido passo. Diventa un investimento interessante, giacché lo sta valutando la Warner Bros. Lo rivela il promotore dell'iniziativa, Pasquale Falcone. «Ho incontrato a Roma gli avvocati della multinazionale americana - spiega il titolare del Porky's - per illustrare il progetto. La Warner Bros è molto interessata a questa possibilità di investimento nella nostra città». Una risposta positiva che non è certo campata in aria, ma frutto di un attento studio. «L'interessamento - aggiunge Falcone - arriva a fronte di un'indagine svolta da una società milanese, che ha individuato Cava de' Tirreni come una delle aree di maggior interesse per la sua posizione di cerniera tra Salerno, Napoli e la Costiera Amalfitana, con un potenziale bacino d'utenza notevolissimo. Un ulteriore sondaggio ha evidenziato come per i napoletani sia più comodo raggiungere Cava piuttosto che il loro hinterland o Salerno e la Costiera, soprattutto per i problemi di traffico». Il progetto, i cui costi ammonterebbero a circa 8 milioni di euro, dovrebbe realizzarsi nell'area dei capannoni dismessi dell'ex Cofima, all'uscita dell'autostrada. Al suo interno, tra l'altro, sarebbero ospitate una grande discoteca da circa 800 posti, un teatro da 500 posti, un centro benessere con saune ed idromassaggi, un Irish Pub, un ampio parcheggio, ma anche 20-25 box per la vendita, sul modello dei Warner Village di Roma, di gadget, soprattutto americani ed inglesi. Diversi gli imprenditori cavesi, rigorosamente anonimi, interessati a partecipare ad un investimento dalle importanti ricadute anche turistiche. «L'Amministrazione - afferma Bruno D'Elia, assessore al Turismo - di fronte ad un progetto serio, attentamente valutato nelle sedi opportune, certo non farebbe mancare il proprio sostegno. Il nostro orientamento è quello di delocalizzare la movida. L'area dell'ex Cofima presenta molte problematiche di difficile soluzione, ma essa o un altro sito, con il concorso di aziende locali o meno, sarebbero la soluzione ideale anche in termini di occupazione».
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