Tu sei qui: CronacaMovida, è guerra
Inserito da (admin), mercoledì 18 febbraio 2004 00:00:00
Quattro nuovi esposti, per disturbo della quiete pubblica, sono stati presentati alla Procura della Repubblica di Salerno. Tali esposti ed il ricovero presso il Pronto Soccorso del "Santa Maria dell'Olmo" di un'anziana rendono ancor più incandescente il clima ed insanabili i rapporti fra i condomini del palazzo Farano ed il gestore del locale notturno "Aumm Aumm", in via Talamo. È accaduto la settimana scorsa. Dopo l'ennesima chiamata - erano le 2.45 - gli agenti del locale Commissariato di Polizia hanno richiesto l'intervento di un'ambulanza per un malore che aveva colpito Liliana Bruno, un'anziana residente nel condominio Farano. Visitata dai medici, le sono stati riscontrati uno stato d'ansia ed una pressione arteriosa notevolmente fuori dalla norma. «Le cause di un tale stato di salute - afferma Giuseppe Salsano, responsabile dell'associazione "Ordine e quiete" - sono da far risalire al frastuono proveniente dal locale durante tutta la notte del sabato e della domenica. Lunedì scorso la signora ha provveduto a presentare un esposto in merito». Ieri mattina, un analogo esposto è stato presentato da Raffaele Palazzo nei confronti dei gestori del locale notturno "Officina 289". Una vicenda, quella dei pubblici esercizi, e dei locali notturni in particolare, che sembra ormai sfuggita al controllo del Comune. Evidente l'assenza di una figura istituzionale che ponga ordine, che faccia rispettare la normativa e che detti una linea politica coerente e stabile. «Urge delocalizzare tutti quei locali - afferma Giuseppe Salsano - che insistono sotto o nei pressi dei centri abitati. Questa è l'unica e reale soluzione del problema. Anche nel rispetto degli interessi dei gestori». Questi ultimi, da parte loro, annunciano guerra e rispondono agli esposti con altri esposti. L'associazione "Torquemada", infatti, sotto la cui sigla compaiono i quattro principali locali delle notti cavesi, ha intentato causa al leader di "Ordine e quiete" per «lesione di immagine». La richiesta di risarcimento danni è rilevante, giacché ammonta a ben 2 milioni di euro. «Siamo costretti a difenderci - sbotta Pasquale Falcone, presidente di "Torquemada" - contro questi attacchi puramente strumentali. Ho saputo dalla Polizia della denuncia della signora contro l'Aumm Aumm: credo sia l'ennesima sceneggiata. Facciamo fracasso? Lo dimostrino, tutti i nostri locali sono a norma di legge». Intanto, si è ancora in attesa della convenzione tra Comune ed Arpac. «Quando ci sarà l'incontro - precisa Falcone - parteciperemo anche noi con un nostro tecnico di parte». Di delocalizzazione non se ne parla proprio: «Sarebbe anti-economico. È irrealizzabile ed anche il Comune ne è consapevole, giacché continuamente parla di Cava città turistica. E sono proprio i nostri locali a fare di Cava la capitale del divertimento».
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