Tu sei qui: CronacaMovida, a caccia della soluzione condivisa
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 8 aprile 2013 00:00:00
Si è tenuto questa mattina, lunedì 8 aprile, presso il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni l’incontro tra i gestori dei locali pubblici insistenti nel centro storico metelliano (rappresentati da Aldo Trezza, presidente di Confesercenti Cava), il presidente dell’Associazione “Ordine e quiete”, Giuseppe Salsano, ed il sindaco Marco Galdi. Oggetto del contendere, l’annosa questione “movida fracassona”.
All’appuntamento hanno, inoltre, preso parte l’assessore alla Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti, il dirigente ing. Antonino Attanasio, comandante del Corpo di Polizia Locale, ed il consigliere comunale Pasquale Senatore, presidente della Commissione Attività Produttive. Una migliore interpretazione dell’art. 6 del vigente regolamento del centro storico ed una maggiore elasticità da parte dell’Amministrazione comunale sono state le richieste degli esercenti, finiti nel mirino dei caschi bianchi per l’inosservanza delle norme previste dallo stesso regolamento comunale.
«Il regolamento del centro storico all’art. 6 prevede la possibilità di fare musica all’interno di locali con la presenza di dj fino alle ore 23.00 - ha spiegato l’assessore Lamberti - Dopo le 23.00 e fino a mezzanotte è fatto obbligo di abbassare notevolmente il volume, così da non creare disturbo alla quiete pubblica. Ma nulla è detto, però, al riguardo di locali che fanno musica senza la presenza del dj. Per questo faremo richiesta affinché questo specifico punto venga rivisto in sede di Commissione, per arrivare ad una soluzione capace di conciliare le esigenze dei gestori dei locali con le richieste di tranquillità dei residenti».
«Già in un precedente incontro con l’Associazione “Ordine e quiete” - ha dichiarato Aldo Trezza - arrivammo ad un protocollo d’intesa che permetteva alle attività del centro storico di fare musica fina ad una certa ora, con un graduale abbassamento del volume della musica, e con la previsione di cartelli informativi che invitano il pubblico a non fare schiamazzo lungo le strade».
«Tuttavia - ha continuato Trezza - non si possono addossare ai gestori le colpe del vociare delle tante persone che, fortunatamente, affollano il nostro centro storico. Per questo accogliamo favorevolmente la proposta degli esponenti dell’Amministrazione comunale per una rivisitazione dell’art. 6 del regolamento del centro storico e respingiamo la volontà di procedere alla chiusura dei locali pubblici, perché questo significherebbe la perdita del posto di lavoro per i tanti dipendenti».
Altra tematica affrontata è stata quella della raccolta dei rifiuti conferiti nei fine settimana dai gestori della movida. Dopo l’intervento di ieri, ultimo in ordine cronologico, da parte della Metellia Servizi, che ha raccolta in via Nigro un enorme deposito di rifiuti abbandonati e non differenziati sia nei cassonetti della frazione organica umida e sia sul marciapiede, la stessa società ha avanzato la proposta di affidare in via sperimentale un locale, sito nella stessa strada, agli esercenti, in modo che vi possano conferire nei week end i propri rifiuti (tranne la frazione dell’umido), contrassegnandoli con il nome della propria attività. Ciò, però, con la previsione di una sanzione a carico di tutti i gestori della zona in caso di mancato o cattivo conferimento dell’immondizia.
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