Tu sei qui: CronacaMotociclista in ospedale, denunciati Comune e Provincia
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 17 maggio 2002 00:00:00
L'accusa è di quelle che pesano: tentato omicidio. Se il giovane proprietario della falegnameria di Santa Lucia non avesse indossato il casco, quella rovinosa caduta sarebbe potuta essere mortale. La tragedia è stata scongiurata, ma è scattata un'indagine dei Carabinieri per accertare presunte responsabilità sullo stato della strada. La vittima ha denunciato il Comune e la Provincia, convinto che le buche ed i fossi presenti sull'asfalto in località Petrellosa gli avrebbero fatto perdere il controllo della sua Yamaha 150. Lui è Renato Santoriello, 39 anni, di Santa Lucia. Ormai è fuori pericolo: ha ripreso conoscenza, dopo il pauroso black out causato dal trauma cranico. Ed a soli due giorni dall'incidente, ha deciso di presentare una denuncia: «Se non avessi indossato il casco, sarei morto». Una mossa utile, la sua, non solo per il prosieguo della battaglie legale: «Prima che ci scappi il morto, le autorità devono conoscere le condizioni di quella strada. Anche per questo, e soprattutto per la sicurezza di noi tutti cittadini, ho voluto raccontare la mia disavventura». Lunedì Renato era a bordo della sua Yamaha, 150 di cilindrata, e stava attraversando il tratto di strada che collega Santa Lucia a Sant'Anna: «Avevo indossato il casco come sempre, visto che guido una moto potente, e stava percorrendo la strada della Petrellosa. Un tratto che conosco come le mie tasche, anche se da qualche tempo le buche ed i fossi lo hanno reso un percorso a rischio». Proprio per via di una buca, il giovane avrebbe perso il controllo della moto, finendo rovinosamente a terra: «In un attimo c'è stato l'impatto violento con l'asfalto ed ho battuto la testa. Il casco mi ha salvato la vita, anche se si è rotto completamente, ed io ho perso conoscenza». A soccorrerlo alcuni passanti, tra cui lo stesso fratello di Renato, che lo hanno trasportato al Pronto Soccorso dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi" (nella foto). Gli esami radiografici hanno scongiurato il pericolo di lesioni interne ed il giovane falegname se l'è cavata con una serie di contusioni e ferite in diverse parti del corpo. Le più gravi quelle all'anca ed al gomito. Intanto, sul luogo dell'incidente è giunta una pattuglia dei Vigili Urbani, che hanno eseguito i primi sopralluoghi sulla strada. «Dopo alcuni lavori, terminati ormai da tre mesi, la strada - denuncia Santoriello - è diventata un colabrodo. Non c'è stata alcuna opera di manutenzione e l'asfalto è costellato da buche e fossi. Ormai gli incidenti non si contano più: come prova ci sono più di 40 fotografie e la testimonianza dei residenti».
PERICOLO IN AGGUATO
Strada killer: così è stato ribattezzato il tratto che collega le frazioni di Santa Lucia e Sant'Anna a causa dell'elevato numero di incidenti stradali registratisi in prossimità della località Petrellosa. In questa zona il manto di asfalto, rimosso per alcuni lavori di riparazione degli impianti sotterranei, presenta una serie di buche e dossi. All'origine di tutto ci sarebbe una cattiva manutenzione della strada. Il tragitto, oggi rattoppato, è un percorso ad ostacoli per automobilisti e centauri. «Siamo costretti - precisano i residenti - ad effettuare autentici slalom per evitare i fossi e guai ben più gravi».
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