Tu sei qui: CronacaMobilitazione per l'ospedale
Inserito da (admin), lunedì 19 giugno 2006 00:00:00
Oggi la convocazione della Conferenza dei sindaci. Domani l'incontro a Nocera di tutte le sigle sindacali. Mercoledì riunione in Prefettura per la proclamazione dello stato di agitazione. Politici ed operatori sanitari si mobilitano contro il rischio di tagli di reparti in ospedale. E non solo. A preoccupare i sindacati sono le presunte carenze di personale medico ed infermieristico, che, dati alla mano, metterebbero a rischio l'organizzazione ospedaliera e, di conseguenza, le prestazioni ed i servizi da garantire agli utenti.
Si aspettava questo fermento, dopo l'annuncio a poche ore dalla sua proclamazione a sindaco, Luigi Gravagnuolo. «Deve passare sul mio cadavere chiunque voglia chiudere Pediatria e Ginecologia», aveva detto annunciando per oggi la convocazione della Conferenza dei sindaci dell'Asl Sa 1. Confermato dal consigliere dei Ds, Rossana Lamberti, tra l'altro unica donna eletta, l'impegno della coalizione premiata dai cavesi: «Come consigliere comunale, come donna, come cittadina, esprimo profondo sdegno e preoccupazione per la notizia apparsa nelle cronache locali, che conferma le voci di tagli relativi all'ospedale di Cava. Invito tutti i cavesi a tenere alto il livello di vigilanza e ad essere pronti per una protesta civile, ma forte e ferma, nel caso si volesse attuare questa scelta così deleteria per la città tutta».
Un invito non certo isolato. Per Arturo Sessa della Cgil è necessario aprire un tavolo di dialogo con il neosindaco Gravagnuolo: «Abbiamo apprezzato il suo immediato interessamento alla questione sanità. Ora chiediamo un incontro urgente. Come presidente della conferenza dei sindaci deve convocare i primi cittadini, ma anche i sindacati e le diverse parti sociali coinvolte». Al manager dell'Asl, Giovanni Russo, invece, l'invito a renderli partecipi della riorganizzazione e della scrittura dell'atto aziendale per evitare zone d'ombra, dove, secondo il sindacalista Sessa, si annidano le manovre oscure di chi dall'interno mira a fomentare polemiche ed a creare allarmismi. «Non so quanto c'è di vero nell'ipotesi di chiusura dei reparti - ammette Angelo Spirito, dipendente del "Santa Maria dell'Olmo", nonché rappresentante sindacale dell'Uil - possono essere anche solo delle voci che hanno creato allarmismo. Ciò che c'è di vero sono i tanti problemi che investono i presidi dell'Asl. Primo fra tutti, la carenza di personale. Domani avremo un incontro a Nocera con tutte le sigle sindacali, mentre mercoledì siamo stati convocati in Prefettura all'indomani della proclamazione dello stato di agitazione».
Intanto, dalla dirigenza dell'Asl arrivano chiari segnali di distensione e collaborazione. Il manager Giovanni Russo, pur confermando la grave situazione debitoria dell'Asl Sa1, frutto a suo dire delle passate gestioni, ha ribadito l'apertura di un dialogo: «Per questa settimana abbiamo fissato un appuntamento con il sindaco Gravagnuolo. La crisi ci impone una riorganizzazione dei 5 plessi ospedalieri, ma c'è la volontà assoluta di lavorare per il bene di Cava e dei suoi cittadini».
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