Tu sei qui: CronacaMarte, polemica in orbita
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 17 ottobre 2012 00:00:00
«L’operato della società concessionaria è sempre stato conforme alla legge ed a quanto previsto dagli atti che regolano la concessione della struttura». Non si fa attendere la replica della Marte Spa, società che gestisce la Mediateca di Corso Umberto I, alle accuse avanzate da una rappresentanza di gestori di locali pubblici cittadini, i quali si erano lamentati della tipologia di attività messe in scena all’interno del centro polifunzionale.
Nello specifico, alcuni giorni fa i gestori dei locali hanno inoltrato una richiesta al sindaco Galdi di «procedere senza ritardo alla immediata adozione di ogni provvedimento necessario nei confronti del Marte, affinché cessino attività non autorizzate di spettacolo o discoteca a pagamento o in forma gratuita nella struttura denominata Mediateca, nonché siano ripristinati gli usi destinati al pubblico come convenuto con l’atto di concessione».
Ebbene, i titolari della società sotto accusa hanno affidato ad una nota stampa la propria difesa. «La Marte Spa - si legge - concessionaria del servizio di mediateca comunale, con contratto concluso con il Comune di Cava de’ Tirreni il 14 giugno 2011, si è impegnata a gestire il menzionato servizio pubblico alle condizioni previste nel bando e nel capitolato speciale, entrambi peraltro predisposti dall’Ente concedente, nonché nel contratto e nella proposta progettuale».
«Tali documenti - recita ancora la nota stampa - prevedono però in modo espresso, conformemente del resto a quanto disposto dell’art. 30 del d.lgs. 136/06, la possibilità per la Marte Spa di gestire funzionalmente tutta la struttura dove comunque si assicura lo svolgimento del servizio di mediateca al fine di assicurare l’equilibrio economico-finanziario della gestione del servizio pubblico».
Ma c’è di più. I titolari del Marte hanno, infatti, preannunciato il ricorso alle vie legali contro gli esercenti firmatari della richiesta inoltrata al primo cittadino Galdi. «Ad onta di quanto ingiustificatamente ed illegittimamente sostenuto dai sottoscrittori del comunicato-denuncia, la società si riserva di agire in sede sia civile che penale».
Dal suo canto, il sindaco Marco Galdi, interpellato sui fatti, avrebbe confermato la rapida effettuazione dei controlli in loco da parte delle Forze dell’ordine, con le valutazioni del caso che ora saranno approfondite dagli uffici comunali competenti.
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