Tu sei qui: CronacaMamma Lucia, al via il processo di beatificazione
Inserito da (admin), venerdì 3 dicembre 2004 00:00:00
Sarà costituito un comitato di laici che avrà il compito di portare avanti concretamente il processo di beatificazione di Mamma Lucia, nel pieno rispetto delle regole del Diritto canonico. Sarà chiesto anche l'appoggio di Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Cava-Amalfi, e di esperti della Chiesa locale. Ha dato già la sua disponibilità, come postulatore della causa di beatificazione, il padre cappuccino Vincenzo Criscuolo di Roma (Lucia Apicella era terziaria francescana). L'annuncio è stato dato mercoledì sera, nel corso della presentazione dell'ultimo libro di Raffaele Senatore, "Mamma Lucia, l'epopea di una madre, Mutter Der Gefallenen", con l'introduzione di Fernando Salsano, docente universitario e dantista dell'Osservatore Romano. La relazione introduttiva è stata tenuta dalla prof.ssa Maria Olmina D'Arienzo. Numerosi gli interventi nel corso della serata. Il sindaco Messina ha definito «meritoria» l'opera di Senatore. Il vicepresidente della Provincia, Achille Mughini, ha indicato in Mamma Lucia «una donna che non amava la retorica». Il delegato del console tedesco di Napoli, Hoffman, ha ricordato nel suo intervento la popolana cavese «grande amica del popolo tedesco». Il professore Salsano l'ha definita «una grande pacifista ante litteram». L'amministratore dell'Azienda di Soggiorno cavese, Umberto Petrosino, ha affermato di «aver conosciuto ed amato questa splendida donna grazie al libro di Senatore». La professoressa D'Arienzo ha riconosciuto «nell'angelo cavese vestito di nero un grande modello di donna, di forte personalità, un personaggio che è entrato con pieno diritto a far parte della storia non solo della città». «L'opera, fondata eslusivamente su dati storici certi e di facile riscontro, fissa per sempre - ha sottolineato Raffaele Senatore - le gesta di una donna che seppe, istintivamente e forse irrazionalmente, farsi madre pietosa e dolorosa di tante giovani vite spente dalla guerra, lontano dall'abbraccio delle madri naturali». La "nobile" popolana cavese è un vero e proprio vanto per la città. Durante l'ultimo conflitto mondiale, infatti, compose le salme di molti soldati tedeschi caduti sui monti che circondano la città, per poi restituirle ai propri cari per una degna sepoltura. Nell'ambito della manifestazione si è parlato anche del costruendo monumento a questa «madre di tutti i soldati caduti in battaglia». «Ormai siamo alla stretta finale. A breve - ha annunciato Umberto Petrosino - provvederemo a nominare un ristretto numero di artisti, che dovranno preparare un calco per il monumento dedicato a Mamma Lucia. Un'apposita commissione, a suo insindacabile giudizio, sceglierà il migliore». L'Azienda di Soggiorno metelliana, alcuni mesi fa, lanciò anche una sottoscrizione tra tutti i cavesi per la realizzazione del monumento, da collocare in una delle piazze più importanti della città. Successivamente, per raccogliere altri fondi, l'Ente turistico mise in vendita una cartella con 6 litografie dei pittori Mario Carotenuto, Carlo Catuogno, Renato Intignano, Pietro Lista, Antonio Petti ed Adriana Sgobba, che prestarono gratuitamente la loro opera. «Mamma Lucia, il suo eroismo, la sua umanità senza frontiere - ha concluso Senatore - meritano senz'altro di essere ricordati in modo indelebile». Per la sua opera meritoria, la popolana cavese ottenne numerosi riconoscimenti: la medaglia d'oro capitolina dal sindaco di Roma, venne ricevuta in forma privata dal Papa in Vaticano, la città di Salerno le conferì la cittadinanza onoraria, la Presidenza della Repubblica la Commenda al Merito della Repubblica, la fondazione "Motta di Milano" il premio della bontà "Notte di Natale". Lucia Apicella morì a Cava il 28 agosto 1982. Il feretro venne esposto nel Salone di Ricevimento del Palazzo di Città e fu onorato da migliaia di persone.
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