Tu sei qui: CronacaMaltempo, la conta dei danni
Inserito da (admin), lunedì 9 febbraio 2015 00:00:00
La città di Cava de’ Tirreni è stata raggiunta, come anticipato dall’allerta meteo dei giorni scorsi, da una tempesta polare che nel cuore della scorsa notte ha fatto numerosi danni ed ha visto impegnati sul campo tutti gli uomini della Protezione Civile metelliana per ridimensionarne la pericolosità per la pubblica incolumità. In previsione di questa emergenza, relativa in particolare all’arrivo di temperature sotto lo zero e di venti di fortissima intensità, il sindaco aveva emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di oggi, lunedì 9 febbraio. Decisione “legittimata” dalla conta dei danni sul territorio.
Nel cuore della notte numerosissime sono state le chiamate ai centralini del Comando di Polizia Locale e della Protezione Civile. Decine gli interventi coordinati dalla struttura comunale di Protezione Civile per eliminare i pericoli per le persone causati dagli alberi sradicati e dai rami spezzati, dalle numerose baracche e tetti divelti. In particolare, una tromba d’aria ha letteralmente flagellato la villetta in via Aldo Moro, con molti alberi di alto fusto spezzati. Uno di questi si è abbattuto su una vicina abitazione e si è reso necessario l’ausilio dei mezzi dei Vigili del Fuoco.
In via Ragone, poi, un albero “ligustro” si è abbattuto, sempre per il forte vento di questa notte, su due autovetture parcheggiate nell’area comunale di sosta limitrofa. Lungo la strada che porta dalla frazione Rotolo-Maddalena a San Pietro-Croce, alcune ceppaie si sono riversate insieme a detriti vari sulla sottostante strada provinciale. Sul posto gli uomini della Protezione Civile, collaborati da una volante della Polizia di Stato che li ha supportati per la viabilità, hanno provveduto a liberare la sede viaria dal materiale, circoscrivendo il pericolo e ripristinando la percorribilità locale, al momento su una sola corsia.
Altri interventi su alberi caduti e rami spezzati, tabelloni pubblicitari, pensiline del CSTP e tetti divelti, si sono resi necessari in altre zone collinari della città. Per la sicurezza pubblica sono rimasti chiusi il civico cimitero e tutte le ville comunali. La gelata notturna ha, infine, fatto saltare le condutture dell’acquedotto verso la frazione di Santa Lucia, rimasta a secco. Sul posto volontari della Protezione Civile e gli ispettori ambientali hanno allestito due postazioni per la distribuzione di acqua potabile con autobotti sostitutive.
Sull’emergenza vissuta dalla città il sindaco Marco Galdi ha dichiarato: «Quando si decide soprattutto con due giorni di anticipo un provvedimento di chiusura delle scuole, ci sono sempre margini di incertezza rispetto ai fenomeni meteorologici previsti, come è stato il caso del fronte di gelo polare che ci ha colpito in queste ore. La lunga serie di interventi resisi necessari da parte della nostra Protezione Civile per garantire la sicurezza dei nostri concittadini e che sono continuati per tutto il giorno giustificano ampiamente il provvedimento preso in via prudenziale».
Ufficio Stampa Palazzo di Città
Frana un muro a Croce: si sapeva da anni che sarebbe successo!
È dal 1986 che tutti giorni di “festa di precetto”, domeniche comprese, ma non solo, mi porto presso la scolare Chiesa di Santa Croce per partecipare, prima con Padre Giacomo Santarsieri e poi con Padre Antonio Francesco D’Urso dei Frati Minori Cappuccini, e con la comunità crocese, alle celebrazioni eucaristiche. Ed ogni volta che transitavo in macchina davanti alla Colombaccia, storico ristorante del luogo, mi meravigliavo del presente significativo avvallamento, ove d’inverno convogliava, copiosa, l’acqua piovana. Un foro nel muro di cinta della strada, che la notte fra sabato e domenica è franato, consentiva il costante defluire dell’acqua, degradando lungo il muro stesso.
Sono passati, uno dopo l’altro, circa 30 anni senza che mai alcun tecnico della Provincia di Salerno si sia reso conto che prima o poi quel muro di contenimento dell’unica strada che collega Cava de’ Tirreni a Croce avrebbe perso la forza e sarebbe franato. Bastava qualche metro cubo di asfalto per riempire l’avvallamento ed evitare l’accumularsi dell’acqua e, quindi, la caduta del muro.
La Polizia Locale di Cava de’ Tirreni, con l’Ing. Gianluigi Accarino in testa, ha provveduto a transennare l’area in pericolo, ma occorre che l’Ufficio Tecnico della Provincia di Salerno provveda al ripristino. Allo stato è consentito il transito a senso unico alternato. Dimenticavo che, dopo tanti anni che Cava de’ Tirreni ha avuto seduti negli scranni della Provincia salernitana consiglieri ed assessori, oggi non è rappresentata. Sarà un bene od un male?
Livio Trapanese
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