Tu sei qui: CronacaLunedì tavolo sulla sanità, in gioco la chiusura dell'ospedale
Inserito da (admin), venerdì 7 dicembre 2012 00:00:00
Convocato per lunedì 10 dicembre, alle ore 11.30, al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, il tavolo sulla sanità per affrontare la situazione sempre più preoccupante dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”.
La convocazione del tavolo è stata richiesta al sindaco Galdi dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, il cui capogruppo Michele Mazzeo ironizza amaramente: «Si tratta di un problema grave, che riguarda tutta la città, ma di cui non sembra che tutti vogliano occuparsi con la dovuta attenzione. Fa più “rumore” che sia stato convocato il Mago Otelma per l’evento sulla “fine del mondo” che non la probabile chiusura dell’ospedale».
Al tavolo dovrebbero partecipare, o quanto meno sono stati invitati, il consigliere regionale Giovanni Baldi, i rappresentanti di tutti i partiti, i rappresentanti sindacali a livello provinciale ed ovviamente le maestranze del nosocomio, con in testa il Direttore Sanitario Vincenzo De Paola. Si confida anche nella presenza della prof.ssa Elvira Lenzi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
«Si sta nuovamente parlando di posti zero all’ospedale cavese - afferma Michele Mazzeo - quindi la battaglia da combattere è doppia. Innanzitutto bisogna fare in modo che l’ospedale non chiuda, perché posti zero equivale in realtà a chiusura. E poi si deve affrontare la questione del turnover, cioè del rimpiazzo del personale che viene trasferito».
La problematica sostanziale è in realtà un’altra ancora, come riferito tempo fa in Consiglio comunale dal dott. Attilio Bianchi, ex Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Ad illustrarla ci pensa sempre Michele Mazzeo: «Se riusciamo a preservare la funzionalità del nostro ospedale, possiamo sostenere che stiamo lavorando per farne uno nuovo. Ma se l’ospedale dovesse chiudere, anche perché la struttura fra qualche tempo verrà dichiarata non idonea rispetto ai parametri della legislazione corrente, e dovesse restare vuoto, non avremmo niente da difendere. Questa è la battaglia decisiva, rispetto alla quale la guardia non va abbassata e non dobbiamo arretrare neanche di un millimetro».
Appuntamento, dunque, fissato per lunedì mattina a Palazzo di Città per un “tavolo” dai risvolti decisivi per il futuro dell’ospedale e della sanità cavesi.
La Redazione
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