Tu sei qui: CronacaLo sbandierodromo "negato"
Inserito da (admin), lunedì 16 giugno 2014 00:00:00
In merito alle dichiarazioni del Sindaco di Cava de’ Tirreni, Marco Galdi, sui disagi che debbono affrontare gli sbandieratori ed i trombonieri per le loro prove, il gruppo “Marketing Territoriale” di Città Democratica, tramite il coordinatore Domenico Campeglia, precisa quanto segue:
«Il Sindaco ha sottolineato in un suo intervento, tramite i social network, che la questione di cui sopra è una questione quarantennale e per la quale è difficile trovare luoghi idonei, nonché risorse finanziarie per poter far fronte al problema. Ebbene, vorrei ricordare al primo cittadino che la passata amministrazione, retta da Luigi Gravagnuolo, era in procinto di trovare una soluzione stabile e che tale soluzione è stata successivamente completamente accantonata dalla Provincia e dalla sua stessa amministrazione.
Mi spiego meglio. Nel marzo del 2009 la Provincia di Salerno (Presidente Angelo Villani) ed il Comune di Cava (sindaco Luigi Gravagnuolo) firmarono un protocollo di intesa per la realizzazione di uno “sbandierodromo” su suolo comunale, per il quale fu adottato progetto preliminare e per il quale la Provincia si impegnava a stanziare 300.000 euro (somma necessaria alla realizzazione di una tendostruttura idonea allo scopo) inserendo tale opera nel piano annuale delle opere pubbliche.
Progetto che, come dicevo, fu poi completamente abbandonato dalla Giunta provinciale a guida dell’on.le Edmondo Cirielli e dall’attuale amministrazione cavese. Esso avrebbe consentito di mettere la parola fine ad una questione quarantennale, dando così ampia soddisfazione ad una platea composta da ben 13 associazioni ed oltre 1000 cittadini che si impegnano costantemente per portar avanti il tradizionale folklore metelliano. Questo avrebbe portato indubbiamente alla risoluzione del problema e, finanche, ad un ulteriore e significativo sviluppo dello sport della bandiera, ampliando la platea di praticanti, innalzando il livello qualitativo ed agonistico degli atleti ed, inoltre, avrebbe avuto significative ricadute anche in termini di sviluppo turistico per la nostra città.
Noi di “Città Democratica”, in continuità con la precedente amministrazione Gravagnuolo, recupereremo quel progetto e lo attueremo confidando nel contributo fattivo delle associazioni cittadine che hanno un forte ascendente anche sul settore privato, il quale sarà reso parte attiva alla realizzazione dell’opera attraverso sponsorizzazioni. Ricordo che, anche se il bilancio comunale è risicato, le risorse possono e debbono essere trovate. Quello che manca è solo la volontà politica di mettere la parola fine alla questione. Parliamo di somme non elevatissime.
Voglio, infatti, ricordare a me stesso ed alla città che questa amministrazione ha trovato ben 4,5 milioni di euro da destinare all’incauto acquisto della “Ex Cofima”, un contenitore che il Sindaco continua a chiamare “affare”, ma che per noi è uno spreco di risorse pubbliche, per un progetto, quello di un nuovo ospedale, che riteniamo assolutamente fuori dalle logiche di buon senso e di buona amministrazione della nostra comunità».
Domenico Campeglia, Responsabile “Marketing Territoriale” Città Democratica
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