Tu sei qui: CronacaLo gambizzano e gli bruciano l'auto
Inserito da (admin), martedì 26 agosto 2014 00:00:00
Telecamere al setaccio per ricostruire con esattezza le circostanze della gambizzazione e risalire così ai colpevoli: continuano a pieno ritmo le indagini degli inquirenti in merito all’episodio che ha scosso il centro cittadino nella tarda mattinata di sabato scorso, quando in via Andrea Sorrentino, a due passi dall’ufficio postale, il 26enne F.D.D., residente nella frazione di San Pietro, è stato colpito alla gamba da un proiettile esploso da due scagnozzi la cui identità resta ancora ignota. Circostanze ancora tutte da chiarire all’indomani del lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto il ragazzo (già noto alle Forze dell’ordine per qualche passato problema con la giustizia) dai Carabinieri della Tenenza di via Pasquale Atenolfi.
Ma quel che più preoccupa è la concreta possibilità che gli atti persecutori nei confronti del giovane possano ripetersi. Difatti, dopo essersi sottoposto alle domande degli inquirenti, nella notte tra domenica e lunedì il ragazzo ha rinvenuto nei pressi della sua abitazione la sua automobile (la stessa che aveva usato per recarsi in ospedale) distrutta dalle fiamme a causa di un incendio palesemente di natura dolosa. Il movente inizialmente più accreditato - stando ai rilevamenti fatti dagli uomini alle direttive del maresciallo Giovanni Rescigno - sembrava essere quello di una spedizione punitiva. Una sorta di regolamento dei conti messo in atto ai danni di F.D.D. e che potrebbe in qualche modo riguardare la parentela del ragazzo con uno dei boss locali.
Con il passare delle ore, però, questa ipotesi ha perso sempre più consistenza. Infatti, i sospetti non si limitano solo a quest’ultimo episodio ed anche le dinamiche dello sparo sembrano non convincere del tutto i Carabinieri e gli uomini della Scientifica di Salerno che indagano sulla vicenda. Non è stato ancora rinvenuto il proiettile che, stando alle ricostruzioni ed a quanto rilevato in seguito alla tappa in Pronto Soccorso fatta dal 26enne immediatamente dopo l’agguato, ha trapassato la gamba senza causare danni gravi. Inoltre, pare che lo stesso F.D.D., in sede di interrogatorio, sia stato poco chiaro sulle circostanze dell’aggressione, dichiarando di non aver visto in volto i responsabili perché colpito di spalle. Affermazione che sembra, però, non trovare corrispondenza con la ferita lasciata dal proiettile.
Proseguono così su più piste le investigazioni delle Forze dell’ordine, che hanno avuto anche modo di sentire le testimonianze di chi sabato mattina ha assistito all’evento. Pare che il tutto si sia svolto in pochi attimi, che lo sparo si sia a malapena sentito e che i colpevoli si siano dileguati immediatamente, mentre F.D.D. correva al Pronto Soccorso del “Santa Maria dell’Olmo”, dove tra l’altro il medico che si è occupato della ferita non ha segnalato l’accaduto alle autorità ed è per questo ora sott’inchiesta. Risposte concrete arriveranno dall’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi presenti nella strada. Gli inquirenti, comunque, dubitano che si tratti di un “giro grosso” di delinquenza, quanto piuttosto di una più gestibile questione di paese.
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