Tu sei qui: CronacaLite familiare, giovane in ospedale
Inserito da (admin), mercoledì 10 ottobre 2007 00:00:00
Un giovane ferito gravemente al volto, la madre sotto choc dopo essere stata colpita in maniera non grave: è il bilancio di una lite familiare scoppiata nella tarda serata di ieri a Santa Lucia. Sull'episodio indagano gli agenti del Commissariato di Polizia, diretto dal vicequestore Pietro Caserta. Sebbene la dinamica sia ancora da ricostruire, gli inquirenti sembrano ipotizzare che all'origine ci siano futili motivi, legati con ogni probabilità a questioni economiche. Il giovane ferito è stato trasportato al Pronto Soccorso del "Santa Maria dell'Olmo", dopo che il medico del 118 ed i volontari della Croce Bianca gli hanno prestato le prime cure. Stando ad un primo referto medico, il ragazzo ha riportato diverse ferite al volto, a preoccupare di più è la lacerazione nella zona dell'occhio. Nelle prossime ore i medici, eseguiti gli ultimi esami, potranno pronunciarsi con maggiore certezza.
Secondo alcuni testimoni, la lite sarebbe scoppiata poco prima della mezzanotte, quando la quiete di Santa Lucia viene interrotta da urla. In un'abitazione si sta consumando una violenta lite. Dopo i primi insulti e spintoni tra padre e figlio, volano via anche i primi ceffoni. Il giovane viene colpito più volte (sembra con un bastone). Alcuni vicini, impauriti dalle grida, chiamano i soccorsi.
Sul posto arrivano l'ambulanza della Croce Bianca ed il medico del 118. Il giovane viene soccorso e trasportato in ospedale. A Santa Lucia arriva anche una volante della Polizia di Stato. Gli agenti raccolgono le prime testimonianze per ricostruire l'esatta dinamica. Al momento, tutto sembra essere ricondotto ad una lite familiare, scoppiata per futili motivi.
L'episodio della scorsa notte non è certo isolato. Come si ricorderà, un paio di anni fa una lite coniugale, scoppiata in un'abitazione a San Giuseppe al Pozzo, finì nel sangue. Una giovane donne accoltellò alle spalle il suo convivente. All'origine del folle gesto c'era la rabbia accumulata dalla giovane, che a sua detta doveva sbrigare da sola le faccende di famiglia senza l'aiuto del suo partner. I due, dopo la violenta lite e la successiva denuncia, ritornarono a vivere sotto lo stesso tetto.
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