Tu sei qui: CronacaLiceo Abbazia, si apre uno spiraglio
Inserito da (admin), martedì 6 settembre 2005 00:00:00
Un tenue spiraglio si apre nella difficile trattativa tra l'Abate ed i sindacati della Csil, Cgil, Uil Scuola. Rinviato al 12 settembre l'esame delle proposte elaborate dal sindacato insieme con un comitato tecnico. Intanto, i genitori e gli alunni protestano per il perdurare di una situazione gravemente offensiva per la dignità umana. Già dalle prime ore della mattinata erano saliti alla Badia genitori, alunni, docenti e sindacalisti. Era stato previsto un incontro per tentare di giocare le ultime carte per smuovere una situazione sempre più difficile. Esisteva ed esiste una volontà chiara e precisa di chiudere definitivamente l'esperienza scolastica. L'incontro, però, ha visto solo la partecipazione dei sindacalisti e dei docenti, esclusi i genitori e gli alunni. «È stata - dice un genitore - una vera e propria mortificazione. Siamo stati tenuti fuori da una discussione che riguarda sicuramente i docenti, ma anche noi. È un ulteriore schiaffo. Solo nel mese di agosto siamo stati informati della volontà di chiudere la scuola ed oggi ci tengono fuori dai cancelli». Una trattativa subito in salita. La proprietà ribadiva, anche se con motivazioni, la volontà di chiudere la scuola, ma il lavorio lento e preciso della delegazione della triplice sindacale ha aperto leggeri spiragli. Di qui il primo arrivederci al 12, «su proposte concrete che sottoporremo all'attenzione dell'Abate o dei suoi rappresentanti», sottolinea il sindacato. Una proposta che, attraverso la concretizzazione di contratti di solidarietà, possa arrivare al mantenimento per quest'anno e forse qualche altro ancora dell'organizzazione scolastica. I professori sanno che la strada da percorrere è difficile ed irta. Dall'altra parte c'è una forte volontà di chiudere la scuola. Se si piegheranno, sarà solo perché la pressione è stata forte, ma certamente non mancheranno di trovare occasione per saldare il conto definitivamente. Tra i genitori c'è sfiducia, qualcuno ha anche sollecitato gli altri a rivolgersi ad un amministrativista. «Sono stati violati tutti i principi di correttezza dell'informazione. Fino ad oggi non è stato presentato al Csa di Salerno alcun decreto di chiusura. E' possibile attendere fino al giorno dell'inizio dell'anno scolastico e non c'è autorità scolastica che si sia posta il problema? Anche questo è, purtroppo, il segno di un disinteresse nei nostri confronti», lamentano i genitori. Di sicuro l'ex preside, padre Eugenio Gargiulo, ha firmati i nulla osta, che sono tutti pronti. Il 12 settembre è il giorno della verifica delle volontà, sia dei responsabili che dei docenti e degli stessi genitori, o del de profundis per l'istituzione scolastica della Badia.
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