Tu sei qui: CronacaLicenziamenti e pazienti, dramma Silba
Inserito da La Redazione (admin), martedì 10 maggio 2011 00:00:00
Emergenza Silba, ora rischiano anche i malati psichici. A seguito dell’esito negativo del referendum di sabato scorso, con cui i dipendenti delle strutture “Villa Alba” a Cava de’ Tirreni e “Villa Silvia” e “Montesano” a Roccapiemonte hanno bocciato con 153 “no” e 78 “sì” il contratto di solidarietà, seriamente compromessa è anche la posizione degli assistiti presso i centri di riabilitazione.
Un vero e proprio dramma sociale, come sottolineato anche da Giovanni Celeste, rappresentante Rsu Uil di “Villa Alba”, potrebbe dunque aprirsi per i 400 pazienti (di cui 140 sono ricoverati presso la struttura cavese e 260 a Roccapiemonte). Per loro si profila il ritorno presso le proprie famiglie o il trasferimento nei centri sanitari dei Comuni di appartenenza. Quest’ultima opzione in sostanza rappresenterebbe per molti l’unica alternativa valida: la maggior parte di questi pazienti, infatti, non ha più famiglia.
Un dramma sociale che andrebbe ad aggiungersi all’avvio delle procedure di mobilità per i 135 dipendenti coinvolti. E nella giornata odierna, con molta probabilità, si potrebbero già conoscere i nomi di coloro che saranno colpiti dai licenziamenti. È in programma, infatti, un incontro in Regione tra i sindacati ed i vertici della Silba S.p.a., in seguito al quale potrebbe essere comunicata la lista definitiva.
Entro 120 giorni a partire da oggi, martedì 10 maggio, dovrebbero poi essere consegnate le lettere di licenziamento. Del tutto spiazzato dall’esito del referendum Riccardo De Falco, amministratore delegato della Silba S.p.a., che si è detto deluso dal rifiuto del contratto di solidarietà da parte degli addetti ai lavori. Un “escamotage” che avrebbe ridotto di circa 80 euro il loro salario mensile, ma che avrebbe consentito di salvare i 135 posti di lavoro.
Intanto domani, mercoledì 11 maggio, l’unità di crisi realizzata ad hoc incontrerà a Palazzo S. Lucia, a Napoli, il sub-commissario regionale alla Sanità, Mario Morlacco. Sul tavolo la proposta di creazione di una tariffa per prestazioni erogate da Residenze Sanitarie Assistite e Centri Diurni ai sensi della legge regionale n. 8/2003, di cui al Decreto Commissariale n. 6/2010.
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