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Cronaca

"La Rivoluzione economica", domani il terzo incontro di "Donne di Marzo"

Inserito da (admin), giovedì 21 marzo 2013 00:00:00

Venerdì 22 marzo, alle ore 18.00, nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, si svolgerà il terzo incontro del ciclo di conferenze “Conoscere l’economia - Viaggio attraverso la crisi per imparare a difendersi”, organizzato dall’Associazione “La Rosa di Gerico” nell’ambito della VI edizione di “Donne di Marzo”. Con Enrico Adinolfi dell’Associazione “Rivoluzione Economica” e Giovanni Follati di Assodebitori si parlerà di “Rivoluzione economica - Il Cambiamento è possibile”.

“La Rosa di Gerico” - Associazione di Donne, che opera dal 2005, con questi incontri vuole analizzare le origini della crisi, per comprendere le distorsioni di un sistema economico fuori controllo e che abbisogna di regole certe che tutelino le persone, gli investitori ed i soggetti economici in generale, ed intende altresì analizzare proposte concrete per lo sviluppo, che consentano l’uscita dal tunnel e la creazione di nuovi posti di lavoro.

La finalità degli incontri è innanzitutto quella di contribuire a diffondere conoscenze atte a favorire la formazione di una coscienza critica di fronte alle vicende economiche nazionali ed internazionali. Se nei primi due incontri sono stati trattati gli argomenti secondo gli schemi e le proposte dell’Economia Classica, nel prossimo incontro del 22 marzo saranno trattati temi innovativi. Si parlerà di un modo diverso da quello tradizionale di affrontare la crisi economica.

La Presidente Flora Calvanese

Il Manifesto dell’Associazione Rivoluzione Economica e Culturale

La Rivoluzione Economica e Culturale vuole cambiare le regole del gioco con l’obiettivo, ambizioso, di darci un futuro migliore. Gli strumenti per farlo esistono. I nostri obiettivi primari sono: un’occupazione soddisfacente, uno Stato efficiente, lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela dei frutti del nostro lavoro e dei nostri diritti. Per ottenerli occorre rivoluzionare governo, società e mercati.

Il Governo che vogliamo sarà accessibile ai cittadini, che ne potranno costantemente verificare, monitorare e valutare l’operato. Lo Stato e le Pubbliche Amministrazioni non potranno più investire in favoritismi, perché ogni azione o movimento sarà tracciato e reso pubblico. Chi sarà in politica dovrà avere requisiti etici ed idonee competenze. Il Sistema Economico che vogliamo premierà il lavoro e la creazione di valore. Nella filiera produttiva deve guadagnare di più chi produce rispetto a chi compra e rivende. L’attuale possibilità di “far soldi con i soldi” è controproducente per la collettività e pericolosa. Vogliamo stravolgere le logiche speculative che contraddistinguono l’economia attuale.

I Mercati attuali sono distorti, penalizzano la qualità e premiano le speculazioni. Vogliamo renderli reali rompendo gli attuali equilibri di potere e modificando i sistemi di pagamento, le borse ed i mercati finanziari in generale. Non deve essere più possibile speculare a spese di chi produce sviluppo economico reale e servizi utili alla collettività. Le Banche e gli Istituti Finanziari oggi regolano le dinamiche sociali ed economiche. Vogliamo riportare tali istituti alla loro naturale funzione: intermediatori tra domanda ed offerta di capitali. Le banche perderanno il controllo su Stati, Imprese e privati e noi torneremo padroni di noi stessi.

Lo Sviluppo sostenibile deve essere interesse centrale per la collettività. Vogliamo che siano premiati il talento ed il merito. Vogliamo un’economia reale e non fittizia. Vogliamo formazione, qualità, diffusione della conoscenza per ridare fiducia ai giovani e lustro agli Stati. Intervenire con decisione sull’attuale stato della politica e dell’economia è ancora possibile. Dimostreremo di avere la forza di governare il cambiamento e sfidare apertamente chi ha consentito, tollerato e promosso l’attuale stato delle cose. I protagonisti della rivoluzione dobbiamo essere tutti noi ed in particolare i giovani, per i quali il cambiamento è obbligatorio. NOI siamo pronti al cambiamento, a cominciare da noi stessi.

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