Tu sei qui: CronacaLa Giornata della solidarietà
Inserito da (admin), giovedì 20 dicembre 2007 00:00:00
«La vera solidarietà è la capacità di riconoscere nell'altro un fratello», invita padre Gigino Petrone, che ha lanciato la "Giornata della solidarietà" per le opere francescane. La mensa dei poveri e l'erigenda casa di prima accoglienza per i poveri e gli emarginati, "Opera pia fratelli bisognosi", rappresentano i due tasselli più evidenti di un continuo ed umano riconoscersi nell'altro. «Quotidianamente ospitiamo nella nostra mensa dalle 40 alle 70 persone, oltre all'assistenza materiale ed economica di più di 100 famiglie, un contatto silenzioso, discreto, rispettoso della dignità di chi ci chiede aiuto», spiega fra' Gigino.
Ma è sulla costruzione della casa di prima accoglienza - oggi in fase di rifinitura, come conferma il progettista Fernando Cretella - che il frate ha puntato. Un'idea figlia di quella continua attenzione verso le aree di emarginazione. «Abbiamo voluto condividere con i più sventurati alcuni spazi del complesso conventuale, un ulteriore segno di solidarietà», sottolinea, indicando nella giornata della solidarietà «un chiamare alla responsabilità ognuno per sentire come suo il problema dei più sventurati, particolarmente in questi giorni, in cui si avvertono maggiormente la solitudine e l'emarginazione».
I proventi della giornata, che si celebrerà domenica, saranno destinati alla mensa dei poveri ed all'ultimazione dei lavori della casa degli umili. Sarà dotata di un'ampia sala per l'accoglienza, di un piccolo ambulatorio, con relativo servizio dove medici volontari presteranno gratuitamente il loro tempo e la loro professionalità, di sala docce, spogliatoi ed un dormitorio per circa 20 persone. La casa di prima accoglienza vuole essere non solo un'opera all'assistenza, ma anche all'integrazione interculturale ed al dialogo tra fedi diverse. «Vogliamo che gli emarginati, i senza tetto, i poveri, avvertano il senso di appartenenza ad un contesto civile e sociale che non li vuole discriminare», conclude padre Gigino.
L'attività dei francescani va ad inserirsi nell'ampio discorso di solidarietà che la città di Cava ha promosso. Un progetto nel quale il Piano di Zona, i Servizi Sociali del Comune, le parrocchie e la Caritas hanno un forte ruolo. «Tra gennaio 2006 e settembre 2007 - afferma l'assessore alla Solidarietà, Michele Coppola - il Centro Servizi Famiglia Cava-Vietri del Piano di Zona ha assistito a vario titolo oltre 138 nuclei familiari. Particolare attenzione ai minori, che vengono seguiti ed orientati dai volontari dell'associazione "Il Quadrifoglio", oltre alla realizzazione di laboratori scolastici ludico-ricreativi». Un ruolo particolare è svolto dalle parrocchie e dalla Caritas, diretta da Rosario Pellegrino.
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