Tu sei qui: CronacaLa città in preda ai vandali
Inserito da (admin), martedì 3 novembre 2015 00:00:00
Vandalismo urbano e problema graffiti nel centro storico: il borgo porticato e gli edifici del cuore cittadino soffrono sempre più in mano ad imbrattatori incivili e sregolati, sotto il peso della firma di quella che i più definisco una «peggio gioventù che cresce male e senza riferimenti». La questione, già grave in Corso Umberto I e nelle strade a ridosso del centro, si è ulteriormente compromessa all’indomani dei festeggiamenti di Halloween, che hanno visto girare per la città ragazzi mascherati, armati di bombolette spray e pennarelli indelebili.
Passata la Vigilia d’Ognissanti, però, tocca all’Amministrazione comunale porre rimedio: già pronto un piano per rimettere a nuovo i portici e tutti gli edifici imbrattati. Quasi ogni singolo pilastro di Corso Umberto I porta il marchio di un funesto passaggio siglato a suon di vernici ed inchiostro azzurro: dediche (d’amore, colorite, ironiche e più o meno volgari), anagrammi, citazioni di canzoni e frasi celebri, aforismi ed immancabili errori di grammatica. Uno spettacolo che suscita rabbia e scatena proteste, visto che quotidianamente sulle colonne ed i palazzi più antichi del centro storico sbucano sempre nuovi scarabocchi.
Stesso trattamento riservato anche ai pilastri che costeggiano tutta via Veneto e Corso Mazzini, ma il raggio delle superfici imbrattate potrebbe sicuramente riempirsi di tanti altri esempi. In particolare, una firma ben leggibile si ripete in più punti come un marchio, come se l’autore avesse voluto in qualche modo rendersi riconoscibile e distinguersi nell’insieme degli altri segni spruzzati qua e là. Ma non solo i portici sono vittima di questo scempio: i portali e la parte bassa della facciata del Duomo di Sant’Adjutore - che sovrasta Piazza Vittorio Emanuele III - sono insudiciati allo stesso modo, se non peggio.
Una situazione non certo nuova ed alla quale già qualche anno fa s’era cercato di porre rimedio. Lo scempio, infatti, aveva avuto il via nel 2009, quando una serie di passanti aveva immortalato un gruppo di ragazzi, poi individuati e multati, alle prese con atti vandalici ai danni della facciata laterale della chiesa. La “galleria d’arte”, a modo suo, è dovunque e risparmia solo poche zone del centro. Quando non sono muri, si arriva ad imbrattare anche le strutture della villa comunale di viale Crispi, dove è possibile ammirare una collezione d’insulti assortiti rivolti in gran parte alle Forze dell’ordine o, anche, ai rappresentanti della politica locale, perché - a quanto pare - anche il dibattito pubblico vuole la sua fetta d’intonaco.
La soluzione sembrerebbe, però, imminente. Da Palazzo di Città hanno fatto sapere che a breve si provvederà a mettere in atto alcune prove per l’acquisto di strumentazioni ed attrezzature adibite alla pulizia urbana. Una dimostrazione outdoor dei possibili interventi predisposta dagli Assessorati al Centro storico ed all’Igiene urbana, retti rispettivamente da Enrico Polichetti e Nunzio Senatore, in collaborazione con la Metellia Servizi del Presidente Giovanni Muoio. «La prova servirà non solo a testare quest’unità mobile polifunzionale - spiega Polichetti - ma sarà anche l’occasione per cominciare a ripulire i portici dalle scritte imbrattanti che si vedono oggi sui pilastri».
Un provvedimento, questo, che se andasse a buon fine permetterebbe di intensificare ulteriormente il piano di lavoro intrapreso con la pulizia ed il lavaggio sistematico del Corso. In contemporanea, ha assicurato Polichetti, si lavora anche sul fronte prevenzione e monitoraggio dei luoghi. «Abbiamo attivato un’altra telecamera nel centro storico - aggiunge - ad integrazione di quelle già presenti agli accessi delle traverse ed in Piazza Vittorio Emanuele III, per tenere sotto controllo tutta la parte più antica del Corso ed il cuore della movida. L’unico limite riguarda il fatto che per legge i filmati posso restare negli archivi per un massimo di 48 ore prima di essere eliminati, per questo facciamo affidamento ad operatori che monitorano la situazione. Insomma - conclude - ci stiamo muovendo per prevenire e reprimere questi esempi davvero negativi, che non sono altro che fenomeni di vandalismo gratuito».
Giuseppe Ferrara
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