Tu sei qui: CronacaLa Cavese è retrocessa? Nessuna paura, i giovani hanno di che consolarsi...
Inserito da Lello Pisapia (admin), lunedì 4 giugno 2001 00:00:00
Ore 18.50 di domenica 3 giugno: Sgambati con una mezza rovesciata al volo trafigge l'incolpevole Onorati e sancisce la retrocessione della Cavese nel Campionato Nazional Dilettanti. Piombano nel dramma gli oltre mille tifosi aquilotti al seguito e, con loro, tutti i cittadini metelliani appassionati di calcio.
Un ritorno all'inferno: è quello che attende la società aquilotta, responsabile di tanti errori e di incredibili leggerezze. Ma non è questa la sede per addentrarci in discorsi tecnici...Il calvario vero, purtroppo, è quello che si prospetta per i tifosi della Cavese, costretti a ritornare su campi caldissimi, uscire incolumi dai quali rappresenta già un'impresa.
In merito, ci sembra già di ascoltarle le obiezioni dei soliti dotti: non è affatto necessario o obbligatorio seguire la Cavese; chi lo fa sa, anzi vuole ciò a cui va incontro. E già, del resto per i giovani che non vogliano appassionarsi alle gesta calcistiche la nostra città offre un campionario di alternative attraenti....
Per chi voglia, ad esempio, praticare sport, piuttosto che limitarsi passivamente a seguirlo (ecco un'altra massima ricorrente dei soliti noti), c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Il nuoto, tra le tante, è una delle discipline più gettonate. Ebbene, basterebbe organizzare dei turni a rotazione per consentire a tutti di fare un bel tuffo ritemprante nella fontana di Piazza Duomo. Certo, non si possono fare nuotate sulle lunghe distanze, ma per chi si accontenta la vasca può rappresentare davvero la soluzione ideale: comoda da raggiungere, priva di pericoli e soprattutto gratuita!
E per chi voglia fare tennis? Beh, anche qui basta ricorrere a qualche accorgimento per risolvere i problemi. Consultare, ad esempio, le previsioni meteorologiche a lunga scadenza e modellare su di esse il proprio desiderio di giocare. Questo, almeno, fin quando sarà realizzato un campo coperto. Nella vita, si sa, bisogna avere pazienza.
Se, invece, si vuole montare in bicicletta senza, però, provare il brivido di passare tra auto sfreccianti, ci si può sempre recare al velodromo, ove sarà agevole farsi largo tra le roulotte spesso ferme nella zona. Anche questa è un'emozione: altro che mountain bike! Lo dicevamo poc'anzi: basta sapersi accontentare nella vita.
Dopo aver praticato tanto sport, potrebbe sorgere, magari, il desiderio di stare un po' tranquilli, ritrovandosi con gli amici e con altri ragazzi della propria età. Anche da questo punto di vista i giovani cavesi non possono certo lamentarsi: ci sono i portici ad offrire l'opportunità di deambulare in libertà, senza pericolo alcuno, soprattutto nelle ore antimeridiane ed in quelle notturne. In una situazione del genere che senso avrebbe creare dei centri di aggregazione e dei punti d'incontro? Ed è proprio per questo che il Centro sociale ha progressivamente ridotto le sue già modeste attività, riducendosi ad offrire l'opportunità di fare una partita a ping pong (riecco spuntare la vocazione sportiva della nostra città...): si è voluto evitare di bombardare i giovani con una miriade di proposte che avrebbero creato uno spiacevole imbarazzo della scelta.
Ma il tempo libero, purtroppo, non dura all'infinito; ed allora, dopo aver trascorso indimenticabili ore ricche di emozioni, l'indomani ci si deve pur sempre recare al lavoro. E qui non temiamo smentite: a Cava le opportunità si sprecano. Non lavora soltanto colui che realmente non ne ha voglia, si ripete sovente, anche se, ad osservare il corso cittadino nelle ore di punta, può sorgere il dubbio che siano effettivamente in tanti coloro che abbiano scelto deliberatamente di rinunciare al lavoro nella propria vita.
Ed allora, se il quadro delle possibilità offerte ai giovani cavesi è questo, non si capiscono i perché di tale attaccamento morboso alla Cavese...Non si comprende, quindi, come una semplice sconfitta calcistica possa acquisire tanta importanza, al punto da celare risvolti sociali insospettabili. Noi, francamente, la risposta non sappiamo darvela.Rivolgetevi ai grandi saggi di cui sopra: loro saranno in grado di spiegarvi tutto...!!!
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