Tu sei qui: CronacaL'ultimo straziante saluto
Inserito da (admin), giovedì 1 ottobre 2015 00:00:00
«Va, riposa in pace e prega per noi»: è stata la corale e muta preghiera dei tanti che hanno accompagnato il feretro di Mario Pannullo per l’ultimo viaggio lungo le vie della sua frazione. Le comunità di Sant’Anna e Santa Lucia, unite da un unico dolore, si sono strette intorno alla madre Rosa, ai fratelli Renato e Fabio, alla moglie Angela ed alle figlie Rossella e Manuela, per rendere omaggio all’ex assessore, amico, dall’animo buono e dal sorriso leale.
E lì nella chiesa, in un’atmosfera rotta dal sommesso pianto dei familiari e dalle grida angoscianti della madre, i volti tesi, rigati dalle lacrime di tanti, tantissimi amici. Sì, tanti amici, che tanto strazio e tanto sconforto continuavano a chiedersi il perché di un gesto che li aveva privati di una persona animata da grande spirito di solidarietà. E lì, tra le arcate della chiesa, tra le luci e le note che salivano dalla corale parrocchiale, è sembrato che aleggiasse lo spirito di Mario Pannullo, con il suo immancabile sorriso e le mani tese pronte ad aiutare, ad incoraggiare, a sostenere il prossimo.
Solidarietà, disponibilità, generosità erano le attività che lo rendevano felice. Purtroppo quando si è reso conto, pagando di persona, che la politica ha altre regole, altre leggi, pur legittime, il suo sogno è crollato ed è stato travolto. Ha sofferto, ha portato nel cuore la profonda delusione ed è stato un cruccio che lo ha tormentato in questi anni, pur continuando ad operare con febbrile entusiasmo, come avvenuto nell’ultima campagna elettorale.
Ma a prevalere, ieri, sono le sue tracce di amore lasciate. E le comunità di Sant’Anna e Santa Lucia, la città tutta e gli ambienti in cui Mario ha lavorato ed operato, lo hanno compreso e gli hanno tributato il dovuto omaggio e muti hanno pregato: «Addio Mario, prega per tutti». A salutarlo nel suo ultimo viaggio terreno c’erano tutte le realtà che lo avevano conosciuto sotto tutti gli aspetti: i volontari della Croce Rossa, i trombonieri del Casale “Sant’Anna”, i tifosi della Cavese, i colleghi dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, gli amici del movimento civico “Amiamo Cava” e gran parte del Consiglio comunale metelliano, con in testa il sindaco Vincenzo Servalli, che aveva sostenuto convintamente in occasione del turno di ballottaggio.
A presiedere il rito funebre, in una chiesa gremita all’inverosimile, il vice parroco di Santa Lucia, padre Justin Emeziem, insieme a don Beniamino D’Arco, parroco di Santa Lucia, don Alessandro Buono, parroco di Sant’Anna, e don Giovanni Pisacane, parroco di Sant’Arcangelo, frazione metelliana in cui risiedeva Mario Pannullo.
«In questo momento così triste, ogni parola può essere superflua. L’unica cosa da fare - ha esclamato nell’omelia padre Justin - è trovare la forza nella parola del Signore. A Mario va tutta la nostra stima, il nostro rispetto, ma soprattutto la nostra preghiera. Non sapremo mai quello che è successo nell’ultimo momento della sua vita terrena, chiediamo soltanto al Signore di accogliere la sua anima tra le sue braccia misericordiose. Mario era un uomo buono, la sua bontà non conosceva confini, non faceva nessuna differenza. Abbiamo perso un amico ed un grande uomo, che si è sempre speso per il prossimo». All’uscita dalla chiesa il feretro è stato salutato da un caloroso applauso.
Valentino Di Domenico - Giuseppe Muoio
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