Tu sei qui: CronacaL'incredulità dei parenti di Picariello
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 29 aprile 2002 00:00:00
«Qualsiasi cosa sia accaduta in quell'auto per me è ancora un giallo. So solo che mio figlio si è allontanato da casa da un paio di giorni»: Italo Picariello, il padre di Giacomo, il giovane accusato di aver violentato una donna ad Arzano, è ancora incredulo. Anche la madre Maria Giuseppa, al lavoro come ogni giorno dietro il bancone della salumeria di famiglia in via Carillo, fa fatica finanche a pensare che il suo ragazzo sia il mostro apparso sulle cronache cittadine. Non hanno ancora contattato un avvocato, né tanto meno sanno come Giacomo abbia trascorso questi lunghi giorni in una cella di Poggioreale. «Tenteremo di sapere qualcosa di più: un nostro parente è poliziotto, ci saprà dire come fare». Le prossime ore, infatti, sono decisive: il Gip deciderà se convalidare la richiesta di misura cautelare in carcere nei confronti del ventisettenne, che nel pomeriggio di mercoledì avrebbe sequestrato, violentato e derubato una giovane autostoppista ad Arzano. Venerdì è stata ascoltata la vittima, sulla cui identità viene mantenuto il massimo riserbo. Alle sue parole il compito di ricostruire quello che è accaduto lungo il tratto di strada che da piazza Garibaldi conduce alla periferia del piccolo centro napoletano, dove si sarebbe consumata la violenza. La convinzione degli inquirenti è che il giovane abbia abusato della donna per poi derubarla. Giacomo è operaio. È dimagrito, ha tagliato i capelli, ma ancora il suo pizzetto, come quando si è sposato con Antonietta Della Rocca, con cui la prossima settimana festeggia il primo anniversario di matrimonio. Mercoledì, però, il suo nome è comparso sugli schedari dei Carabinieri che lo hanno bloccato a bordo della sua auto, dove sarebbe stata ritrovata la borsetta della donna, insiemi ai documenti ed al cellulare. Stando alle prime ricostruzioni, Giacomo Picariello si trovava in piazza Garibaldi ad Arzano. Qui incrocia, alla fermata dell'autobus, una ragazza di 28 anni e le offre un passaggio. La donna accetta, sale a bordo, ma ben presto si accorge che il tragitto non è quello che la porterebbe a destinazione. Raggiungono la periferia e lì Giacomo avrebbe fermato la sua corsa. Lontano da sguardi indiscreti, avrebbe cercato di violentarla. La donna avrebbe opposto resistenza ed a quel punto il giovane, in preda ad un raptus di violenza, avrebbe estratto un martello, nascosto sotto il sedile dell'auto. Secondo la testimonianza della donna, avrebbe usato l'attrezzo per colpirla e, dopo aver sfogato i suoi perversi desideri, si sarebbe appropriato della sua borsetta, lasciando la donna per strada. Una "gazzella" dei Carabinieri, impegnata nel normale giro di controllo, ha soccorso la malcapitata prima di dare il via alle ricerche. È iniziata, così, la caccia all'uomo in base all'identikit fornito dalla vittima, insieme ad alcuni particolari sul tipo di auto. Giacomo è stato acciuffato proprio in piazza Garibaldi ed arrestato con l'accusa di violenza carnale, sequestro di persona, lesioni e rapina.
ANCORA VIOLENZA
Picchiata dall'ex marito in via Carillo
Ancora violenza in via Carillo, dove Marcella Pastore, 41 anni, è stata picchiata brutalmente e lasciata in una pozza di sangue al centro della strada. La donna ha presentato denuncia presso il Commissariato di Polizia locale. Stando alle prime testimonianze, ad aggredirla sarebbe stato l'ex marito.
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