Tu sei qui: CronacaL'alluvione "dimenticata" del 1954
Inserito da (admin), mercoledì 31 ottobre 2012 00:00:00
La notte del 25 ottobre 1954 Cava de’Tirreni, come la “Divina Costiera”, Molina, Vietri sul Mare, Salerno e Tramonti, fu devastata da un’alluvione che provocò numerose vittime ed ingenti danni. Si contarono 318 vittime, 250 feriti e circa 5.500 senzatetto. A Salerno e Vietri sul Mare le vittime furono oltre 100; a Cava de’Tirreni 37, come a Maiori. La sola Frazione di Alessia perse ben 28 suoi figli. Frane, voragini, ponti crollati, fra cui quello secolare di Molina, detto “ponte del diavolo”, strade e ferrovie distrutte in più punti, case spazzate via, scantinati allagati.
Cominciata in sordina quella mattina del 25 ottobre 1954, la pioggia di pomeriggio si trasformò in uragano. I torrenti, investiti della violenza delle frane dei monti, entrarono in piena, rompendo argini e dighe, cui li aveva “costretti” la mano dell’uomo al servizio, allora come oggi, di un’urbanizzazione sconsiderata. La furia delle acque causò estese frane, una delle quali, staccatasi dal pendio del monte che sovrasta la Frazione di Alessia di Cava de’Tirreni, portò cadaveri d’ogni età nel vallone sottostante. Anche la Frazione di Castagneto rimase vittima d’ingenti danni, come l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, con la distruzione del “Giardino dell’Abate”.
Dopo 58 anni, la sera di giovedì 25 ottobre 2012, nella chiesa parrocchiale di Alessia, con Don Mimmo, padre-missionario della Parrocchia di Santa Lucia, a far memoria di quella nefasta alluvione, intorno all’altare di Nostro Signore, vi era la sola comunità di Alessia e l’Associazione Alema. Assenti tutte le Istituzioni! Gli uomini, soprattutto quelli distratti dall’ansia generata dalla politica, sono portati a dimenticare troppo velocemente, mentre la comunità della Frazione di Alessia, come l’Associazione Alema, perseguendo nel “solco della memoria”, non può e non deve lasciare scivolare la perdita di 28 suoi figli nell’oblio!
Livio Trapanese
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