Tu sei qui: Cronaca"L'acqua non è merce, ma un bene comune"
Inserito da Il Comitato A.B.C. Cava - L'Addetta stampa Patrizia Reso (admin), lunedì 25 ottobre 2010 00:00:00
Domani, martedì 26 ottobre, alle ore 17.00, presso il bar Centro Storico in Piazza Duomo, si svolgerà la conferenza stampa del neocostituito Comitato in difesa dell'acqua a Cava de' Tirreni, Acqua Bene Comune Cava, durante il quale i referenti Giuseppe Lamberti e Donatella Senatore ne illustreranno le finalità e le attività.
“L’acqua non è merce, ma un bene comune” è il motto e la linea guida del Comitato Acqua Bene Comune di Cava de’ Tirreni, costituitosi il 12 ottobre scorso a difesa dell’acqua come bene pubblico. Siamo, quindi, contro la privatizzazione della stessa, così come previsto dal decreto, poi diventato legge, avanzato dal deputato Andrea Ronchi, che prevede appunto la gestione del servizio idrico da parte di enti privati o la trasformazione delle attuali società pubbliche in società miste (capitale pubblico e privato).
I cittadini cavesi, già precedentemente alla formazione del Comitato, si sono mobilitati riuscendo a raccogliere più di mille firme attraverso associazioni e partiti politici della stessa città, contribuendo a raggiungere le 500.000 firme necessarie per la richiesta di un referendum nazionale abrogativo della stessa legge.
«L’acqua è un bene comune ed in quanto tale deve essere gestita da enti pubblici. Privatizzare l’amministrazione del servizio idrico vorrebbe dire affidare il tutto in mano a delle aziende il cui unico scopo è quello reddituale, nonché dare la possibilità a questi ultimi di instaurare rapporti di perversione socio-economica nei confronti dei consumatori - spiegano i giovani referenti del Comitato cittadino, Donatella Senatore e Giuseppe Lamberti - E’ intenzione del Comitato capire come l’Amministrazione comunale e la società AUSINO s.p.a., attualmente erogatrice di una parte del servizio idrico cavese, intendano attivarsi in tale contesto».
Oltre a contrastare la trasformazione dell’acqua in bene privato, il Comitato avrà come obiettivo quello di sensibilizzare le coscienze ad utilizzare maggiormente l’acqua del rubinetto, la quale risulta essere più controllata e di conseguenza migliore rispetto a quella acquistabile nei supermercati, ed educare ad un sano utilizzo, senza sprechi, di quest’esigua risorsa. Tutto ciò allo scopo di avvicinare al problema le persone in vista del referendum.
Infine, tutto il Comitato esprime la propria solidarietà alla popolazione di Terzigno, che in questi giorni lotta per difendere i propri diritti e la propria salute.
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