Tu sei qui: CronacaIstat, Pil pro capite del Sud è la metà del Centro-Nord
Inserito da (admin), martedì 10 febbraio 2015 09:31:28
E' un'Italia a due velocità quella fotografata dall'Istat che ieri ha diffuso i dati sui conti economici territoriali. Le rilevazioni sono aggiornate al 2013 quando il Pil per abitante risulta pari a 33,5 mila euro nel Nord-ovest, a 31,4 mila euro nel Nord-est e a 29,4 mila euro nel Centro. Male il Mezzogiorno, con un livello di Pil pro capite di 17,2 mila euro: al Sud il Pil pro capite è inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord.
La provincia più ricca è quella di Milano con un reddito di 46,6 mila euro; seguono Bolzano, con 35,8 mila euro, e Bologna con 34,4 mila euro.
Al Sud se la passano peggio le province di Medio Campidano e Agrigento, con circa 12 mila euro, e Barletta-Andria-Trani e Vibo Valentia con meno di 13 mila euro.
Per quanto riguarda l'occupazione, secondo l'Istat tra il 2011 e il 2013 solo la Lombardia e il Trentino Alto Adige hanno ottenuto performance positive, mentre Calabria e il Molise le cadute più ampie (-8% circa in termini di numero di occupati).
La ricetta per far crescere il Sud sembra arrivare dall'Ocse, l'organizzazione parigina che nel suo rapporto periodico ha evidenziato le criticità dell'Italia, suggerendo una serie di cose da fare. Bisogna «migliorare l'efficienza della struttura fiscale - si legge - il peso delle tasse per i lavoratori a basso salario è alto, il codice fiscale è troppo complicato e l'evasione è alta».
Il problema fiscale continua ad essere la palla al piede dell'Italia: occorre abbassare «le distorsioni e gli incentivi a evadere, riducendo i tassi di imposizione nominali elevati e abolendo molte spese fiscali».
Un passaggio poi sul costo del lavoro, ancora troppo alto nonostante le novità del Jobs Act: «a fronte di un costo medio del lavoro dipendente, al lordo delle imposte e dei contributi sociali, di 30.953 euro all'anno (dati Istat), il lavoratore percepisce solo 16.498 euro, poco più della metà (il 53,3%)».
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