Tu sei qui: CronacaIstanza di fallimento, altra tegola sulla vicenda Cavamarket
Inserito da La Redazione (admin), martedì 27 aprile 2010 00:00:00
Nuova tegola sul caso Cavamarket: nella giornata di ieri è stato presentato un ricorso dalla “MFC Carni srl” alla Sezione fallimentare del Tribunale di Salerno. Dopo le lunghe trattative per trovare una soluzione che allontani lo spettro del fallimento e l'ufficializzazione della cassa integrazione per i dipendenti di Gds e Cavamarket, ora sulla vicenda incombe una nuova, forte preoccupazione.
L’azienda MFC Carni, con sede a Frigento in provincia di Avellino, vanterebbe un credito di circa 500mila euro nei confronti di Cavamarket. La holding D’Andrea-Della Monica non avrebbe pagato 677 forniture di carne macellata e congelata. L’istanza, presentata dal legale Giuseppe Antonio Pignoli, sarebbe composta dalle fatture in originale e dalle relative bolle di accompagnamento, che dimostrerebbero l’effettiva consegna della merce.
La Mfc avrebbe ricevuto un acconto di 5 assegni, per un totale complessivo di 334.958,97 euro, che sono tornati insoluti, protestati ed aggravati dalle spese di protesto e di conto di ritorno. Una vertenza, questa intentata dalla Mfc, che non sarebbe la prima ad arrivare in Tribunale, visto che nei giorni scorsi si sarebbe mossa in tal senso anche un’azienda casearia.
A questo punto diventa fondamentale "chiudere" quanto prima il fitto d’azienda con il gruppo Despar Puglia della famiglia Peschecchera e Despar Calabria della famiglia Gatto, rappresentata da Luca Cappelli. Il fallimento, infatti, bloccherebbe ogni possibile accordo e renderebbe inutili gli sforzi compiuti dai sindacati per ottenere la cassa integrazione per i dipendenti. Il giudice Guerino Iannicelli, che avrebbe già fissato l’udienza, potrebbe affidare tutto nelle mani del curatore fallimentare.
Ad aggravare la situazione anche gli sfratti che gravano sui locali di alcuni punti vendita ed il distacco della corrente elettrica, che sta portando alla conseguente chiusura di vari punti vendita. L’incubo dei debiti sta, quindi, facendo diminuire le possibilità di salvare i due rami d’azienda.
Da un parte Gam Despar Salerno, con 473 dipendenti, di cui 41 in esubero, ed il punto vendita di Benevento destinato alla chiusura. Dall’altra Cavamarket spa, con i suoi 466 dipendenti, la vendita all’ingrosso e 112 negozi in pericolo (con 90 lavoratori in esubero). Mentre, però, la Gds avrebbe un solo creditore, Cavamarket annegherebbe nei debiti.
Oggi pomeriggio, intanto, nel Consiglio comunale in programma dalle ore 17.30 si discuterà della vicenda, cercando le soluzioni per arginare la crisi finanziaria ed occupazionale.
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