Tu sei qui: CronacaInvasione di ‘zanzare tigre'
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 21 luglio 2003 00:00:00
Cava de' Tirreni invasa dalle zanzare "killer". Sono decine, infatti, i residenti della Vallata punti in questi ultimi giorni dalla temibile "zanzara tigre", che ha letteralmente invaso alcune zone del centro cittadino. I residenti hanno dovuto ricorrere in molti casi (non vi sono "numeri" ufficiali, ma si parla di alcune decine di cavesi) alle cure mediche del Pronto Soccorso cittadino o del proprio medico di famiglia, che hanno prescritto massicce dosi di farmaci cortisonici. In particolare, a lamentare la presenza del pericoloso insetto sono i residenti delle centralissime arterie Viale Garibaldi, Corso Umberto I, via Principe Amedeo e via Benincasa. Tutte zone a pochi passi dalla stazione ferroviaria, nel cuore della città. Terribili gli effetti della puntura della "zanzara tigre", che provoca bolle e gonfiori pruriginosi e dolorosissimi. Ascoltiamo una delle testimonianze raccolte tra i cittadini cavesi. «Stavo per chiudere il mio esercizio commerciale - sottolinea Teresa Vitale, proprietaria insieme al marito di un noto negozio alimentare - quando ho sentito prima una e poi, in rapida successione, altre due punture alle gambe ed alle caviglie. Sono riuscita ad ammazzare il fastidioso insetto, ma era troppo tardi. Poche decine di minuti dopo, ho avvertito lancinanti dolori agli arti. Ho usato ghiaccio e creme cortisoniche. Già altre volte sono stata punta da questi insetti ed ho vissuto un vero e proprio calvario, con numerose bolle sulle gambe, infiammazioni e dolori fortissimi. Spero che venga trovato un modo per debellare quest'invasione di zanzare. Quello che è capitato a me - conclude la signora Vitale - è successo a tante altre persone, tra cui decine di mie clienti, che hanno lamentato i miei stessi sintomi ed in alcuni casi sono ricorse alle cure dei sanitari presso il nosocomio cittadino». Ma cerchiamo di sapere qualcosa in più sulla "zanzara tigre". Dal suo arrivo in Italia, avvenuto nei primi anni '90 attraverso l'importazione dagli Usa di vecchi copertoni usati, imbarcati sui mercantili, la "zanzara tigre" (nome scientifico "Aedes albopictus"), di origine asiatica, si è rapidamente diffusa in tutta la Penisola. E' facilmente riconoscibile per la sua colorazione nera, con una caratteristica banda bianca longitudinale che attraversa la fascia dorsale del torace, mentre sia il corpo che le zampe presentano evidenti bande bianche. E' più piccola delle zanzare comuni (5-10 mm), è molto aggressiva e punge di giorno in rapida successione, colpendo soprattutto gambe e caviglie. Già nel 1994, lo Stato italiano varò un programma speciale per impedire che la presenza della "zanzara tigre" generasse emergenze sanitarie. Il Comune di Cava, dal canto suo, ha svolto nei mesi scorsi un intervento di disinfestazione, ma, purtroppo, le zanzare sono ricomparse più fameliche che mai. La sensibilizzazione della cittadinanza è di fondamentale importanza - sottolinea l'Istituto Superiore di Sanità - nell'attuazione di un'efficace lotta preventiva alle zanzare, che deve partire dall'ambito della propria abitazione o proprietà, evitando di incentivare lo sviluppo di microfocolai. Diamo, in tal senso, alcune misure preventive: evitare la formazione di piccole raccolte d'acqua stagnante in contenitori tipo barattoli, bacinelle, etc.; svuotare sul terreno e non nei tombini l'acqua contenuta nei sottovasi, innaffiatoi, piccoli abbeveratoi; coprire con zanzariere o teli di plastica eventuali contenitori d'acqua inamovibili, come vasche, didoni, etc.; trattare con adeguati prodotti l'interno delle proprietà private; concordare con i vicini programmi ed interventi comuni di prevenzione. Tutte misure che potrebbero ridurre il numero dei fastidiosi insetti, che, purtroppo, hanno stretto in una morsa pericolosa la Vallata metelliana.
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