Tu sei qui: CronacaInfuria la polemica sulle aree di sosta
Inserito da Lello Pisapia (admin), venerdì 19 ottobre 2001 00:00:00
I parcheggi, croce e delizia dell'amministrazione Fiorillo, spine per la Giunta Messina. Un po' da ogni settore della vita economica e commerciale della città si alza un coro di protesta e di insoddisfazione per il servizio che viene reso ai cittadini con l'entrata in vigore del piano sosta e parcheggi, gestito dalla Cmep (Compagnia metelliana parcheggi), emanazione dell'Aci Italia. «Spesso, per lavoro, mi devo recare al Comune - afferma Franco Avagliano - Si può trovare il posto macchina, ma il tempo occorrente per espletare le incombenze lavorative, a volte, non coincide con quello che si deve prevedere e, quindi, con il relativo ticket. Mi è capitato di essere in ritardo rispetto all'orario timbrato sulla ricevuta del parcometro ed ho trovato la multa di 38mila lire sul parabrezza». Anche la certezza di ritrovare l'auto è una delle preoccupazione degli utenti: «Il nuovo servizio penalizza non solo chi cerca uno spazio per la sosta, ma anche chi, rinvenutolo, non ha la certezza di ritrovare l'auto al ritorno - dichiara Antonella Parisi - Con le cooperative che gestivano i parcheggi, si aveva la garanzia della guardiania, cosa che, invece, oggi non accade, a fronte di costi maggiorati rispetto al passato». Le tariffe per la sosta sono state divise in tre fasce: 2000 lire al centro, 1000 nelle zone limitrofe e 500 lire nella prima periferia.
Le lamentele
A lamentarsi sono anche i dipendenti delle aziende statali e dello stesso Comune, che imputano al Comune di non aver ancora deliberato permessi speciali per i dipendenti dell'Enel, della Telecom, della Tecnomontaggi e di altre società di servizi, che per la loro attività sono soggette a continui spostamenti e trovano notevoli problemi nel dover programmare i tempi delle soste. Gli stessi utenti del Santa Maria dell'Olmo, vivono, quotidianamente, questo disagio. «Alle 12.30 di ogni giorno - afferma Rigoletto Maraschino - mi devo recare in ospedale per un controllo cardiologico e, puntualmente, devo fare i conti con il parcometro ed i suoi tempi per evitare il rischio di multe. Senza contare che la sosta obbligata mi viene a costare parecchio, visto la lunga e quotidiana permanenza in corsia». C'è chi, invece, se la prende con l'amministrazione. «L'assessore Vincenzo Trapanese (nella foto al centro) - dice Vincenzo Carleo - invece di viaggiare in tutto il mondo, farebbe bene a fare un giro per la città che amministra, possibilmente in auto. Si renderebbe conto dei vari disservizi e dell'esosità delle tariffe, soprattutto al centro. È vero che la filosofia di questo progetto è di liberare il centro dal traffico veicolare, ma far pagare tariffe così alte, come avviene, a chi per obbligo ci si deve recare, non lo ritengo giusto». Viene tirata in ballo anche la tanto reclamizzata navetta elettrica, che in via di attuazione è stata sostituita da un mezzo a gasolio del Cstp ed oggi soppressa per mancanza di viaggiatori. «Non esiste più la navetta che per un certo periodo ha fatto la spola dallo stadio a piazza Duomo - dice Ciro Luciano - quindi, chi lavora come me in un esercizio pubblico del centro è costretto a parcheggiare l'auto dove la tariffa è molto alta. L'alternativa sarebbe la sosta in periferia e farsi ogni giorno, almeno quattro volte, diversi chilometri a piedi per raggiungere o andare via dal posto di lavoro». I lavoratori e gli esercenti del borgo si sentono ulteriormente penalizzati. «Il parcheggio del trincerone è sempre pieno, non ci rimane che quello di piazza San Francesco, che comunque mantiene le stesse tariffe di un posto auto del centro - afferma Agata Polizzi - Ritengo che si debba trovare una soluzione per i commessi e gli esercenti di tutto il centro cittadino, che potrebbe essere una tariffa agevolata o un abbonamento a costi contenuti». Ma l'aspetto più controverso e più riportato dai cittadini è la guardiania contro furti o atti di vandalismo cui spesso le auto sono soggette.
La replica di Barbuti: "Rivedremo il Piano"
Doveva essere una fase sperimentale. Invece, come spesso accade dalle nostre parti, è diventata una realtà continuativa, soggetta a polemiche, spesso strumentali, ma anche a reali disagi per i cittadini. «Dopo questa prima fase di sperimentazione del nuovo piano sosta e parcheggi - afferma Enzo Servalli, segretario uscente dei Ds - il giudizio è complessivamente positivo, anche se su alcuni aspetti specifici sarebbe opportuno fare delle riflessioni ed eventuali modifiche. Bisogna annotare, innanzitutto, la disponibilità di posti per la sosta in tutte le ore del giorno. La sensazione è che, oggi, sia più semplice parcheggiare e questo, per la città, per la viabilità e per la qualità della vita, è un fatto importante. Va sicuramente rivista, invece, l'economicità del progetto, le tariffe, da molti cittadini ritenute esagerate, e soprattutto la necessità di avere anche la guardiania». La voce dell'amministrazione tende a chiarire, anzi ad apportare migliorie al servizio. «È nelle nostre intenzioni procedere ad una revisione della convenzione stipulata con la Cmep - dice Antonio Barbuti, assessore al Commercio (nella foto in basso) - Riteniamo che vadano eliminati i parcometri esistenti nel centro cittadino, rivedere le zone soggette alla sosta a pagamento e rimodulare le tariffe».
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