Tu sei qui: CronacaInferno a Fratte, muore 41enne cavese
Inserito da (admin), martedì 25 ottobre 2005 00:00:00
Ore 16.45: l'uscita del casello di Fratte della Salerno-Reggio Calabria si trasforma in un inferno. Un tir non riesce a frenare, probabilmente per un guasto al sistema, e travolge ben 12 auto, che a loro volta vanno a sbattere contro un altro autoarticolato che trasporta ferro. Le macchine vengono sbalzate in aria: qualcuna si accartoccia, qualche altra resta in bilico sopra le altre. Drammatico il bilancio: 14 feriti e 1 morto, Michele Del Vecchio, 41enne di Cava de'Tirreni. La scena che si presenta ai soccorritori è agghiacciante: un ammasso di lamiere, le macchine schiacciate tra due tir. I Vigili del Fuoco, insieme ai volontari dell'Humanitas e della Misericordia, cercano da subito di liberare dalla lamiere i corpi dei sopravvissuti. Seguono le voci disperate che chiedono aiuto ed i lamenti dei feriti per individuare le persone. Lavorano a ritmo frenetico. Due uomini riescono ad uscire illesi dall'abitacolo della loro auto, che è stata sobbalzata in aria e si trova in cima a tutte le altre. Sono loro i primi a prestare i soccorsi agli altri. Come una catena di solidarietà, man mano che riesce ad uscire dalle vetture schiacciate, ognuno presta soccorso al proprio vicino. Ad operazioni concluse, i feriti risultano 15, tra cui 5 donne. Quasi tutti pendolari, commercianti ed imprenditori. Ad avere la peggio l'autista della prima vettura coinvolta: Michele Del Vecchio, 41 anni, medico fisiatra, nato e residente a Cava de'Tirreni. Il violento urto lo ha incastrato con lo sterno nelle lamiere. È lui l'ultimo ad essere liberato. Si trovava sotto tutta la pila di auto ed è rimasto più tempo degli altri schiacciato nell'abitacolo. Saranno i Vigili del Fuoco a tirarlo fuori, lavorando per circa un'ora. Le sue condizioni appaiono subito gravissime. Viene trasferito al "San Leonardo". I medici, che gli refertano un politrauma con prognosi riservata, cercano disperatamente di salvarlo, sottoponendolo ad un delicato intervento chirurgico. Ma si rivela tutto inutile. All'alba il cuore del 41enne cavese, divenuto papà solo da qualche giorno, cessa di battere. Gli altri feriti, per fortuna, se la caveranno tutti nel giro di pochi giorni. Le operazioni di soccorso e di rimozione dei veicoli sono andate avanti sino a poco dopo le 20, quando il vice-questore Russo ha autorizzato la riapertura dell'autostrada. Interventi molto delicati: si sono dovute sollevare le auto per evitare che fossero scaraventate a terra, con ovvie conseguenze per l'incolumità degli stessi soccorritori. Nel frattempo il traffico è stato deviato sulla tangenziale da Salerno a Pontecagnano e sul raccordo Salerno-Avellino. Molti i residenti accorsi sul posto. Tutti a lamentarsi della mancanza di controlli, del traffico sostenuto, degli eterni lavori da completare. E tutti a chiedere maggiore sicurezza.
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