Tu sei qui: CronacaIncidenti domestici da cause elettriche: troppi impianti non a norma
Inserito da (Redazione), lunedì 18 novembre 2019 10:46:54
a cura dell'ing. Giuseppe Mormile*
Un'indicazione di come deve essere realizzato un impianto elettrico "sicuro" all'interno delle nostre abitazioni e quali sono i componenti necessari per garantire tale sicurezza, lo stabiliscono le "norme tecniche" che a differenza di quelle "giuridiche" la loro osservanza non è obbligatoria, ma lo diventa per esempio quando una norma giuridica ne fa espressamente riferimento (vedi norme sulla sicurezza sul lavoro Testo Unico 81/08).
Nella Norma Tecnica CEI 64/8 tra le indicazioni fondamentali per garantire un impianto elettrico sicuro ed a "regola d'arte" sono: a)l'installazione dell'interruttore differenziale ad alta sensibilità; b) l'impianto elettrico disperdente (c.d. impianto di terra); c) le distanze di rispetto delle apparecchiature elettriche nei locali bagno doccia; d) tutta una serie di ulteriori prescrizioni.
Comunemente chiamato anche salvavita, in seguito alla registrazione del marchio da parte di una nota azienda produttrice di materiale elettrico nel 1965. Questo meccanismo INDISPENSABILE per la sicurezza funziona monitorando costantemente la corrente elettrica che fluisce all'interno del nostro impianto elettrico in ingresso rapportandola con quella in uscita e qualora dovesse verificarsi un guasto/ una dispersione, l'interruttore interviene.
Si definisce ad alta sensibilità perché è predisposto ad intervenire per correnti che non superano una soglia tale da risultare dannose all'essere umano.
Qualora dovesse verificarsi una corrente di guasto questa viene, tramite quel conduttore giallo /verde (cd. impianto di terra), dispersa nel terreno evitando così di attraversare il corpo umano.
Nelle nostre case bisogna porre massima attenzione negli ambienti dove è presente l'acqua, in particolare nei locali bagno doccia, cioè dove è presente la vasca o la doccia, oppure entrambi.
I locali bagno sono ben individuati dalle norme ai fini della sicurezza elettrica, "rischio elettrico aumentato" e possono diventare delle vere e proprie "camere elettriche mortali".
Nei locali bagno/doccia si manifestano contemporaneamente una serie di condizioni che rendono maggiorante vulnerabile la sicurezza di tutti coloro che si trovano all'interno.
Basti pensare agli indumenti che vengono indossati, alla mancanza di calzature, spesso in questi ambienti si è a piedi nudi, al tasso di umidità elevato attribuibile anche al vapore acqueo, molte volte gli ambienti sono ristretti, invasi d'acqua o particelle che portano l'intero locale allo stesso potenziale elettrico come unico conduttore.
La normativa ha codificato l'ambiente bagno in 4 zone a rischio, dove il pericolo aumenta tanto più ci si avvicina a vasca o doccia (zona 0, la più pericolosa) (n.b. le distanze di sicurezza non riguardano né il lavandino né qualsiasi altro accessorio).
In definitiva locali contenenti bagni o docce "devono essere classificati, con riferimento alla sicurezza contro i contatti elettrici (diretti e indiretti), come luoghi a rischio aumentato" in quanto l'intensità della corrente che attraversa il corpo umano "non dipende solo dalla tensione di contatto ma anche, in modo inversamente proporzionale, dalla resistenza del corpo stesso e quest'ultima diminuisce sensibilmente all'aumentare della presenza di umidità".
È dunque opportuno prevedere nei locali contenenti bagni o docce "l'adozione di precauzioni particolari, aventi principalmente lo scopo di evitare condizioni pericolose per le persone". Nei locali bagno doccia è necessario un maggiore impegno nel comprendere ed applicare le prescrizioni normative e gli impianti elettrici devono essere eseguiti ponendosi come locale ad alta possibilità di folgorazione elettrica.
*docente in materia di "Impianti e Sicurezza" in Executive Master DRPI organizzati da C.I.T.E.R.A. dell'Università La Sapienza di Roma e Sogeea
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