Tu sei qui: CronacaIn lacrime per Alfredo, in ansia per Antonio
Inserito da (admin), giovedì 16 ottobre 2003 00:00:00
Non è bastata la pioggia caduta per tutta la giornata a cancellare il dolore per quella bara portata a spalle fino alla piccola cappella di Sant'Arcangelo. Non è bastata a nascondere le lacrime di Mamma Rosa, che solo qualche ora prima di quel tragico impatto aveva rincorso Alfredino, come era solita chiamarlo, fino all'uscio di casa per raccomandargli di indossare il casco. Una precauzione, purtroppo, inutile di fronte alla sua passione per le due ruote: la sua unica eccentricità. «Era un ragazzo d'oro - ha ricordato don Peppino Zito durante l'omelia - Un ragazzo che, nonostante la giovane età, lavorava come manovale ed aiutava il padre nei lavori in campagna. In questi momenti di grande dolore, la fede deve aiutare la famiglia di Alfredo ed i suoi cari a superare lo sconforto, sapendo che il nostro giovane figliolo ha raggiunto la vita celeste». Una chiesa gremita ha accolto la salma di Alfredo D'Ursi. Tanti fiori bianchi hanno circondato il piccolo feretro, mentre fuori c'era il silenzio. I negozianti di via Ido Longo hanno mantenuto le serrande abbassate in segno di lutto, mentre i ragazzi della frazione, tutti amici di Alfredo, hanno preparato un breve messaggio, letto poco dopo l'omelia. «Alfredo, non ti dimenticheremo mai. Ti ricorderemo sempre con il tuo volto allegro ed il tuo sorriso. Ciao Alfredo», hanno ripetuto i tre amici della giovane vittima saliti sull'altare per leggere la breve lettera di commiato. I compagni dell'associazione bocciofila, dove Alfredo era iscritto da anni, hanno adagiato una corona di fiori bianchi sulla bara. Alla cerimonia funebre non è voluta mancare la zia di Alfredo, la madre di Antonio Adinolfi, il giovane che guidava la moto che lo ha investito. La donna ha lasciato l'ospedale San Leonardo, dove Antonio è ricoverato, per essere vicina alla famiglia, ma non ha retto alla vista della bara e, forse, al pensiero di quella tragica fatalità: il suo giovane nipote morto e suo figlio costretto a lottare per la vita in un letto di ospedale. E così, dopo aver perso i sensi più volte, è stata accompagnata fuori dalla chiesa. Dopo la benedizione, la salma di Alfredo, salutata da un lungo applauso, ha raggiunto il cimitero cittadino per la tumulazione. Restano serie, intanto, le condizioni del cugino Antonio, sottoposto ad un delicato intervento ad un polmone, perforato a causa del terribile scontro. I medici del "San Leonardo" non hanno ancora sciolto la prognosi.
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