Tu sei qui: CronacaIn 15mila alla Notte Bianca
Inserito da (admin), lunedì 8 gennaio 2007 00:00:00
Anche quest'anno, puntuale per le vie della città, il "Trenino della solidarietà" per la mensa dei poveri del Convento dei frati minori. Per il 17° anno consecutivo i "sacerdoti dell'amore" per l'altro, per i deboli, per gli emarginati, hanno scritto una bellissima pagina di solidarietà. Fu alla fine del 1989 che nelle sale del convento nacque l'idea dell'iniziativa. Fu il prof. Armando Lamberti che raccolse le difficoltà di Padre Fedele a gestire la mensa dei poveri ed immaginò che fosse necessario coinvolgere la città, farla sentire partecipe dell'atto di amore che quotidianamente si realizza nel convento. Fu dato, così, il via. Ci fu sin dall'inizio una partecipazione generale.
«Oggi, come ieri, la gente ha risposto al nostro appello. Le varie associazioni, come i Cavalieri della Pergamena Bianca, il Csi, Mani Amiche, i Pionieri della Cri, i Rangers, il Rotaract, hanno offerto il loro contributo, insieme ai tantissimi giovani che ci hanno accompagnato in questo viaggio dell'amore», dice fra' Gigino. La giornata si è conclusa nel Convento, dove i padri Fedele e Gigino hanno accolto tutti i partecipanti, dando appuntamento per la 18ª edizione. «Domani come ieri e come sempre, l'amore e la solidarietà sono valori che non muoiono mai e vivono nel cuore della gente», considera il prof. Armando Lamberti al termine di una giornata che lo ha visto girare con un entusiasmo giovanile per le vie della città.
Ma venerdì la città ha celebrato un altro evento, ovvero la "Notte Bianca". Un successo strepitoso e la Befana premia il vicesindaco Gianpio De Rosa, deus ex machina della manifestazione, che, secondo le stime, ha fatto registrare circa 15mila presenze, tanto che già si pensa di bissare il prossimo Capodanno. Soddisfatti i commercianti, che sono rimasti aperti fino alle 2, mentre bar e locali notturni hanno prolungato l'orario fino a notte inoltrata. Ha funzionato la combinazione saldi, Befana, Notte Bianca. La Polizia Municipale, diretta dal comandante Giuseppe Ferrara, ha controllato senza particolari problemi l'assalto alla vallata metelliana, soprattutto dall'Agro nocerino-sarnese.
Soddisfatto il vicesindaco De Rosa: «Ringrazio vivamente tutti coloro che si sono prodigati per l'ottima riuscita della manifestazione, che è stata la degna conclusione di un grande cartellone di iniziative, oltre 100, che hanno interessato per la prima volta anche ogni frazione della città. Le incertezze del tempo ci avevano preoccupato, ma, grazie a Dio, tutto è andato per il meglio. Ho ricevuto apprezzamenti per i gruppi che hanno fatto musica lungo il Corso, probabilmente anche troppa, in alcuni casi infatti c'era qualche accavallamento. La kermesse di Gegè Telesforo, infine, è stata la ciliegina sulla torta per il grande talento dell'artista, che ha veramente dato quel tocco di qualità che volevamo». E si pensa già al prossimo anno. «L'obiettivo ora - annuncia De Rosa - è organizzare il prossimo Capodanno con una grande kermesse in piazza. Ci stiamo lavorando e credo che riusciremo ad offrire un evento che per la prima volta porterà migliaia di cavesi, e non, a stappare le bottiglie di spumante e brindare al nuovo anno nel nostro bellissimo centro storico».
Saldi e Befana hanno reso felici soprattutto i commercianti di Corso Umberto I, che hanno fatto ottimi incassi. «La Notte Bianca è andata bene - conferma Teresa Di Salvio, presidentessa dell'Ascoca (addetti alle vendite) - e questa è la dimostrazione che, quando si creano le giuste sinergie tra Amministrazione, commercianti ed addetti alle vendite, i risultati arrivano. L'auspicio è che si superino contrapposizioni e si lavori per un serio rilancio del commercio cavese, anche se è tempo di mettere mano ai tanti problemi che vedono coinvolte le commesse». «È stato un Natale tra ombre e luci con un buon finale - ha commentato il presidente della Confersercenti, Aldo Trezza - Il problema del commercio cavese non sono le sterili polemiche che non mi appartengono, ma la mancanza di una politica che sappia indirizzare e regolare un settore che tutti dicono fondamentale, ma che vive solo sulla improvvisazione e sulla riuscita o meno di eventi unici, senza una strategia complessiva».
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