Tu sei qui: CronacaImmobili comunali in vendita
Inserito da (admin), mercoledì 4 febbraio 2009 00:00:00
Come anticipato durante la trasmissione “Zoom Cava” su Quarto Canale, il sindaco Gravagnuolo ha spiegato come e perché il Comune di Cava alienerà parte del proprio patrimonio immobiliare. Infatti, conseguentemente al taglio dell’ICI, le casse comunali sono in larga parte impegnate per i pagamenti dei mutui accesi presso le banche e non si può far fronte alle spese correnti. Perciò, il Consiglio ha provveduto a creare la “Cava Patrimonio srl” ed a stilare l’elenco delle opere messe in vendita.
La società avrà la possibilità di acquisire i beni dal Comune e poi rivenderli in regime d’IVA ai privati. Gli immobili alienabili sono stati classificati in tre categorie: “indisponibili”, cioè quelli utilizzati dalle istituzioni pubbliche; “potenzialmente disponibili”, cioè liberabili e vendibili nel medio-lungo periodo; infine quelli “immediatamente disponibili”, ossia quelli inutilizzati.
Il Consiglio ha calcolato che gli utili ricavabili da tutto il patrimonio ammontano a circa 58 milioni di euro, 20 dei quali ricavabili dalle vendite immediate. Se si calcola che la “Cava Patrimonio srl” può già ricevere dalle banche l’86% del valore complessivo degli immobili, le casse comunali beneficeranno prossimamente di ben 14 milioni di euro cash.
Il sindaco Gravagnuolo ha già indicato a cosa saranno destinati: estinzione dei mutui accesi e manutenzione di strade e strutture pubbliche. La cancellazione dei mutui annullerà i costi per gli interessi delle rate, in questo modo nuove risorse verranno liberate e potranno essere utilizzate per manutenzione.
Il sindaco ha poi chiarito che coloro che occupano stabili comunali in fitto avranno diritto di prelazione sugli acquisti e, comunque, il loro contratto pluriennale sarà rispettato dagli eventuali acquirenti. I primi spostamenti per liberare gli immobili comunali ci saranno prossimamente. A breve il Centro per l’Impiego dovrebbe spostarsi in via Mandoli in una struttura acquisita dalla Provincia, pertanto i locali di via Giovanni XXIII saranno occupati dai Servizi Sociali e lo stabile di via Sorrentino sarà libero. Anche il Piano di Zona ed il Patto Territoriale verranno spostati per liberare l’immobile di Via Atenolfi.
Infine, Gravagnuolo ha illustrato la posizione dell’asilo di Don Beniamino D’Arco: «Don Beniamino è un inquilino del Comune. Da due anni stiamo chiedendo di rivedere il contratto, ma invano». In sintesi, questa operazione di cassa dell’Amministrazione potrebbe essere solo il primo passo di un più generale piano di alienazione dei demani civici.
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