Tu sei qui: CronacaIl Tar dà torto all'ultrà
Inserito da (admin), mercoledì 14 aprile 2004 00:00:00
Già diffidato per un anno dai campi di calcio, ricorre al Tar appellandosi ad un presunto scambio di persona. Ma il Tribunale regionale rigetta il ricorso e conferma il provvedimento restrittivo adottato dalla Questura all'indomani dei terribili scontri registratisi nella città metelliana prima della partita d'andata tra Nocerina e Cavese. E così, proprio alla vigilia del derby di ritorno, arriva la mano pesante del giudice, che si è pronunciato su un presunto caso di omonimia. Protagonista della vicenda, un giovane tifoso, E.F., di 24 anni, identificato come partecipante al raid punitivo del 25 novembre scorso a Cava de'Tirreni. Ad annunciarlo è il suo avvocato, Vincenzo Sorrentino. Stando alle parole del legale, il suo assistito - uno dei 30 tifosi a cui giunse la notifica della diffida dopo la serie di denunce per lesioni personali e danneggiamento aggravato - sarebbe completamente estraneo ai fatti, ma, suo malgrado, sarebbe finito nell'elenco dei diffidati per un caso di omonimia. «Il ragazzo - spiega l'avvocato Sorrentino - era completamente estraneo agli scontri registratisi a Cava. Abbiamo presentato un'ampia memoria difensiva al Gip, a cui spettava decidere se convalidare i 30 provvedimenti di diffida dagli stadi con obbligo di firma, ed allo stesso Commissariato di Polizia. Dopo un primo rifiuto, abbiamo presentato il ricorso al Tar». Identico l'esito del ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Il giudice Di Matteo ha rigettato il ricorso, pronunciandosi sulla legittimità del provvedimento restrittivo.
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