Tu sei qui: CronacaIl PD incalza: «Rassegnate le dimissioni»
Inserito da (admin), venerdì 20 dicembre 2013 00:00:00
L’Amministrazione Galdi, nella vicenda Tares, ha dimostrato tutta la sua incapacità ed approssimazione, evidenziando ancora una volta di essere inadeguata a governare questa città. Il 14 dicembre, sulla scorta dei dati del piano finanziario approvato con delibera il 28 novembre, i cittadini cavesi si sono visti recapitare i bollettini per il pagamento della Tares, con scadenza ultima di pagamento fissata al 16 dicembre. Nel giorno di scadenza su alcuni giornali è apparsa la notizia di una proroga del pagamento fino al 31 gennaio 2014 e della possibilità di rateizzazione della stessa.
Sulla scorta della “rivolta popolare”, ed anche grazie anche al lavoro del Partito Democratico, che con i suoi organi direttivi ha istituito un gruppo di lavoro sulla Tares, si è scoperto un madornale errore di calcolo per la cifra complessiva di oltre 1.300.000 euro. In Consiglio comunale, senza chiedere scusa ai cittadini, ma scaricando la responsabilità sui funzionari delegati, l’unica proposta arrivata dalla maggioranza è stata l’istituzione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni al problema dei rifiuti. Soluzione tardiva, che serve solo ad eludere il problema.
C’è una chiara responsabilità politica in quanto avvenuto ed è tutta a carico di chi detiene la delega al Bilancio e di chi poteva e doveva dare l’indirizzo politico nella corretta e virtuosa gestione dei rifiuti, che nella fattispecie è il sindaco stesso. Il primo cittadino, memore di quanto accaduto, ha una sola strada da percorrere: quella delle dimissioni. Ne va dell’interesse e della salvaguardia della nostra città ormai allo sfascio. Fino a stamani l’Amministrazione non aveva ancora comunicato ufficialmente ai cittadini di non pagare le bollette errate, tanto è vero che molti cavesi si sono comunque recati negli uffici preposti a pagare la Tares nella misura non dovuta: questo è lo stato di confusione in cui si trova Cava de’ Tirreni.
Il PD contesta la scelta tutta politica di questa Amministrazione di aver voluto già da quest’anno introdurre la Tares e modificare tutti i parametri di distribuzione del carico tra le superfici ed il numero dei componenti dei nuclei familiari. La normativa consentiva di utilizzare per il 2013 la tassa applicata nel 2012 (Tarsu) e quindi con l’eliminazione del contributi ex Eca (10% sul costo totale) e del contributo statale; un risparmio per tutti, mentre ora, dopo la correzione dell’errore, ci sarà ancora chi pagherà di più, ad esempio le abitazioni con un solo occupante.
Forse anticipando l’introduzione della Tares si è anteposto l’interesse della città a meri calcoli elettoralistici, così da non avere aumenti nell’anno delle elezioni? Caro Sindaco, “’cca nisciuno è fess!”, i cavesi hanno compreso perfettamente a chi attribuire le responsabilità di questo salasso ed è ora che prendiate coscienza della vostra inadeguatezza e rassegniate le dimissioni, dando ai cittadini la possibilità di scegliersi una nuova Amministrazione.
Il segretario cittadino del “Circolo XXV Aprile”, Giuseppe Aliotti
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