Tu sei qui: CronacaIl PAES della discordia
Inserito da (admin), lunedì 29 ottobre 2012 00:00:00
Se non si modifica, il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) farà perdere 20 milioni di investimenti e procurerà un danno erariale. Nella diffida, inviata per PEC, a Sindaco, assessore all’Ambiente, dirigente preposto e redattori Paes, il sottoscritto Mario Farano, responsabile di Unimpresa per Cava de’ Tirreni, rileva tre inosservanze ed una mancata opportunità.
Inosservanze: 1) carente concertazione con gli stakeholders (i portatori d’interesse); 2) carente coinvolgimento delle minoranze consiliari ed extraconsiliari (maggioranze del futuro?); 3) assenza delle previsioni economico-finanziarie.
Mancate opportunità: il non aver previsto azioni di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore industriale. È vero, la loro previsione è facoltativa, ma quante opportunità si vanno a perdere in termini di investimenti ed occupazione, con almeno un 20% in più di azioni possibili? In termini di spesa, 20 milioni di €. Con i finanziamenti europei si potrebbero efficientare le macchine industriali, soprattutto i motori, intervenire su coibentazione ed illuminazione di capannoni ed uffici e sulla loro energizzazione.
Sulle inosservanze si coglie l’aspetto del danno erariale: se il Piano non venisse approvato a causa delle inosservanze, tutte le spese fatte e da fare sarebbero improduttive e, come tali, costituirebbero un danno per le casse comunali. A tal proposito, il sottoscritto si ripromette di inviare la diffida, per conoscenza, anche alla Corte dei Conti ed al Ministero delle Finanze.
Il responsabile di Unimpresa per Cava de’ Tirreni, Mario Farano
Il PAES di tutti: informati, condividi, partecipa
È on line da mercoledì 24 ottobre il portale web dedicato all’adesione del Comune di Cava de’ Tirreni al Patto dei Sindaci. Diciamo innanzitutto che il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 attraverso una strategia individuata all’interno di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).
Attraverso il portale web cavapaes.wordpress.com sarà possibile informarsi su cos’è il Patto dei Sindaci, sugli inventari di consumi ed emissioni, sugli scenari al 2020 o sfogliare la presentazione tenuta dai tecnici durante l’incontro pubblico. Ma soprattutto il sito è stato pensato per favorire la partecipazione attiva della cittadinanza alla definizione della strategia che conterrà il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, da presentare alla Commissione Europea al termine della fase di concertazione.
I contributi dei cittadini e dei portatori di interesse in generale possono avvenire nei seguenti modi:
- attraverso i sondaggi sulla parte destra del sito, che permettono all’utente di scegliere quale deve essere la priorità d’intervento dell’azione amministrativa;
- nella categoria “Le Azioni” è possibile entrare in ciascuno degli interventi proposti dai tecnici (in seguito agli incontri con Giunta Comunale, Commissione Ambiente e Salute e rappresentanti di gruppi politici di maggioranza ed opposizione) e votarli attraverso delle stelle che esprimono un giudizio da 1 a 5;
- sotto ciascuna azione è possibile lasciare commenti con lo scopo di suggerire miglioramenti o dibattere sugli aspetti e le ricadute in termini socio-ambientali;
- sempre attraverso l’inserimento di commenti si dà la possibilità di instaurare partnership pubblico-private da parte di aziende del settore interessate all’intervento;
- è possibile anche - entro il 16 novembre p.v. - inviare delle idee non contemplate nella proposta di piano, cliccando su “Invia la tua idea”. Tutti i contributi saranno poi resi pubblici al termine della concertazione e tenuti in considerazione ai fini della redazione del documento.
Abbinata al sito è stata creata a una pagina twitter “Cava Energia”, dove quotidianamente comparirà la proposta del giorno inviata dagli utenti e scelta dalla redazione PAES. Inoltre, attraverso la pagina si informeranno i followers sugli sviluppi del piano e sulle iniziative connesse al Patto dei Sindaci. L’Europa chiede agli enti locali di monitorare costantemente il PAES e di renderlo un documento flessibile e modificabile, poiché ci si rende conto come sia impossibile individuare una strategia definitiva fin dalla sua prima stesura. Pertanto, la partecipazione di tutti i portatori di interesse sarà una chiave di successo che accompagnerà il cammino del PAES anche dopo la sua iniziale approvazione.
Il PAES guarda al 2020 con gli obiettivi di diffondere in città una cultura più rispettosa dell’ambiente e della salute, di attrarre finanziamenti di privati e dall’Europa (che nei nuovi pacchetti darà la priorità ai Comuni che hanno il PAES), di creare una green economy locale (grazie anche ad un mercato aggiuntivo stimato in 100 milioni di €), di fornire valore aggiunto alla città in termine di immagine e reputazione. Tutto ciò non può prescindere dal supporto e dalla partecipazione di tutti noi cavesi.
Redazione PAES cavapaes.wordpress.com
A.A.A. Cercasi Principe Ranocchio! (terza puntata de “La Bella Addormentata”)
A Cavelot, attraverso banditori accompagnati da tamburini, trombettieri e scortati da trombonieri in artistico costume, si è spasmodicamente alla ricerca di Principe Ranocchio che baci e svegli la Bella Addormentata: il PAES per Cava de’ Tirreni. La Strega Cattiva era tranquilla, sicura che il Ranocchio dormisse. Ma, perdinci, tutto questo frastuono potrebbe svegliarlo! Già attenzionati osservatori hanno sottolineato che nell’attuale formulazione del PAES manca la rilevazione dei dati che attengono il comparto industriale. L’incomprensibile giustificazione è che nella fotografia dei consumi energetici di un luogo (e quindi le conseguenti emissioni di CO2) non è obbligatorio fotografare tutto: insomma, si ha la facoltà di fotografare il Monte Castello senza il Castello di Sant’Adiutore. Ma che bella fotografia! Ovvio l’appiattimento sulla posizione dell’irreale fotografia di ex esperti energetici di corte, che nel passato hanno saputo produrre solo dannose iniziative (cifra il PEC di Camelot).
Il tempo a disposizione è poco e la Strega Cattiva spera pure che a Cavelot non si ricordino che nel 2001 l’Associazione degli Industriali di Salerno (all’epoca presidente era l’attuale Senatore del PDL Paravia) si fece promotrice di ben sei cooperative alle quali aderirono una quarantina di imprese distribuite nell’Agro Nocerino-Sarnese (Cava de’ Tirreni, Nocera Superiore, Scafati, Angri e Pagani), nella Piana del Sele (Battipaglia e Bellizzi) e nella Valle dell’Irno (Mercato San Severino), per l’accesso al libero mercato dell’energia elettrica. Infatti, la Strega spera che non si accorgano che a Cavelot ha sede uno dei sei consorzi: il CIES - Consorzio Industriale Energie e Servizi. Già, perché potrebbero chiedere a questi quanto consumano di energia ai fini industriali in Cavelot, così da mutuare subito un dato su consumi energetici/emissioni CO2, e semmai coinvolgerli in una proposta d’impegno fattivo da inserire nel PAES.
Ella spera anche non si accorgano che di Camelot è il Presidente dell’ANICAV - Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari, che semmai bisognerebbe coinvolgerli in una proposta d’impegno fattivo da inserire nel PAES. Così come spera che non si ricordino che Camelot è una realtà piena di aziende ceramiche, dove addirittura esistono diversi Consorzi di settore. Per questo la Strega Cattiva lancia l’anatema: “Shhh… zitti!!! Shhhhh… il Ranocchio non deve svegliarsi prima del 16 novembre! Shhh… zitti!!! Shhhh...”.
La Strega Cattiva (alias Annamaria Senatore)
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