Tu sei qui: CronacaIl ministro Gasparri ancora nel mirino
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 9 giugno 2003 00:00:00
La famiglia del ministro delle Comunicazioni, l'on. Maurizio Gasparri (Alleanza Nazionale), residente a Cava de' Tirreni, è finita nel mirino di un gruppo di vandali. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, si è ripetuto il gesto di una settimana fa: nuove scritte sono comparse contro Gasparri. Questa volta, però, è stata imbrattata la facciata del palazzo dove vive la famiglia Gasparri, nel centralissimo Corso Umberto I. Un episodio analogo, dicevamo, era stato compiuto la scorsa settimana, quando sulla facciata del Palazzo di Città erano apparse delle scritte contro il ministro. I vandali, dunque, sono tornati in azione. Imbrattata la facciata del palazzo in due punti. "Gasparri vattene", "Gasparri fascista rovina del Paese e di Cava", "Stai attento, Messina boia": questi i messaggi scritti dagli ignoti vandali, che si sono firmati, così come era successo sette giorni fa, con una strana "N" cerchiata. Uguale anche il tipo di vernice usata per quest'ennesimo atto: gialla e rossa. Gli ignoti hanno anche cercato, fortunatamente senza riuscirvi, di appiccare il fuoco al citofono del palazzo, che, poiché realizzato completamente in metallo dorato, ha resistito alle fiamme. Un gesto sconsiderato ed ancor più grave, quest'ultimo, che poteva provocare seri danni. Sdegno per l'atto intimidatorio e solidarietà alla famiglia Gasparri sono stati espressi da vari amministratori cittadini. «Sono atti delinquenziali - ha sottolineato Fortunato Palumbo, consigliere comunale di An - portati avanti da balordi, che, col favore delle tenebre, attentano ad una città che vuole ritornare a contare. Alla famiglia Gasparri, alla quale sono legato da vecchi vincoli di amicizia, va tutta la mia solidarietà e quella del partito di Alleanza Nazionale». La famiglia Gasparri abita, insieme ad altri nove nuclei familiari, al civico 296 di Corso Umberto I, a pochi passi dal noto locale "People", nei giorni scorsi oggetto di un attentato incendiario di natura dolosa che ha mandato in fumo un gazebo parasole. La famiglia Gasparri non ha ancora reso noto se verrà sporta o meno una denuncia contro ignoti. Resta il fatto che a Cava de' Tirreni si moltiplicano episodi del genere. Atti di vandalismo che vanno a rovinare l'arredo urbano ed i muri cittadini. «C'è una grave perdita di senso civico - aveva sottolineato nei giorni scorsi il sindaco Messina - da parte dei cittadini cavesi. Lavoreremo per ripristinare a Cava una situazione di piena sicurezza». Un'escalation di microcriminalità che preoccupa tanti in città e che allarma ancor più se si pensa che i vandali, seppur armati solo di bomboletta spray, hanno potuto agire indisturbati proprio nel centro storico. «La parte storica, il cuore della city, è diventata invivibile. Durante la notte - tuona uno dei residenti del posto - agiscono indisturbate bande di giovani balordi. Cava continua ad essere un luogo ambito, con i prezzi degli appartamenti alle stelle, ma di questo passo, credo che la città continuerà a sprofondare». Il centro cittadino troppe volte rimane senza vigilanza, con il Corpo dei Vigili Urbani in piena "emergenza organico". La città sembra essere sotto shock, in tanti hanno paura. E' innegabile, ormai, che Cava non sia più l'oasi felice di un tempo. Gli investigatori, intanto, sono sulle tracce della banda di vandali, complice anche la sigla che riconduce il gesto sempre alle stesse persone.
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