Tu sei qui: CronacaIl CUC chiude i battenti
Inserito da (admin), venerdì 27 novembre 2015 00:00:00
Il Club Universitario Cavese chiude definitivamente i battenti. L’ultimo atto dello storico sodalizio metelliano si terrà oggi con un incontro fortemente voluto dalla Presidente Anna Maria Garofalo, la quale ha fatto sapere che lunedì si recherà a Palazzo di Città per consegnare le chiavi della struttura con “la morte nel cuore”. Si conclude così un capitolo - caratterizzato da polemiche e controversie - che già la passata Amministrazione Galdi aveva avviato con l’obiettivo di ridare ai locali della villa comunale un taglio ed una destinazione più giovanile e, quindi, più consona alla denominazione ed alle origini del sodalizio.
Galdi, infatti, con la deliberazione di Giunta del 3 marzo scorso aveva espresso l’intenzione di destinare i locali del Cuc a sede per il Forum dei Giovani, in quanto organismo previsto dallo Statuto comunale, utilizzabile allo scadere del contratto di locazione stipulato con l’associazione presieduta da Anna Maria Garofalo. Un’iniziativa portata avanti poi dal sindaco Servalli, a fronte anche e soprattutto della situazione debitoria del Cuc nei confronti dell’Ente. Non sono servite, dunque, le rimostranze e le richieste di proroga fatte all’Amministrazione dalla dirigenza: a contratto scaduto, lo scorso 5 ottobre è arrivata inevitabilmente all’indirizzo della Garofalo la notifica di sfratto ed ora ci si muove per trovare una nuova sede.
«Purtroppo - ha detto la Garofalo - dopo tanti tentativi dobbiamo andare via. Le ho provate tutte, ma è stato inutile. Certe necessità dell’Amministrazione le posso anche capire, quello che non capisco è perché in tanti mesi non ci hanno trovato un’altra collocazione. Sarebbe stato più giusto e leale dirci già dall’inizio che non c’erano speranze e sederci insieme per trovare nuovi locali invece di buttare in mezzo ad una strada 6 anni di duro lavoro. Mi sto attivando per una nuova sede temporanea, in attesa che il sindaco ce ne trovi una definitiva. Voglio ancora credere che capisca il valore sociale del mio lavoro e di tutte le attività. Ho fatto una promessa ai miei soci ed io le promesse le mantengo».
Il provvedimento però - come aveva già avuto modo di dichiarare Galdi mesi fa e di ribadire più di recente il sindaco Servalli - è stato tanto sofferto quanto necessario, considerato che l’associazione negli anni ha accumulato una posizione debitoria consistente nei confronti del Comune per oltre 60mila euro.
«Il destino del contenitore - aggiunge il primo cittadino - deve essere legato al protagonismo delle giovani generazioni. Il Club Universitario Cavese, e sottolineo universitario, non svolge ormai da anni la sua funzione originaria, per la quale è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per tante generazioni cavesi. Un luogo di incontro, comunità e confronto per i giovani, che all’interno della struttura avevano momenti di crescita e condivisione. Obiettivo prioritario resta ripristinare questa funzione. Si verificherà, poi, nel corso delle prossime settimane se ci potrà essere compatibilità con altre attività che riguardano non solo giovani e giovanissimi, ma anche generazioni un po’ più avanti con l’età».
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