Tu sei qui: CronacaIl Covid non dà tregua a Cava de' Tirreni, slitta rientro a scuola in presenza
Inserito da (redazioneip), martedì 6 aprile 2021 15:31:04
Visto l'andamento dei contagi in aumento rispetto alla settimana dal 29 marzo al 4 aprile e la necessità di verificare la situazione epidemiologica, il sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, ha firmato l'ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza dal 7 al 10 aprile per la scuola dell'infanzia, scuola primaria e primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado (pubbliche e private) con contemporanea attivazione della didattica a distanza DAD.
In altre parole si tornerà in classe lunedì 12 aprile. Un provvedimento, quello del primo cittadino, che era stato invocato alcune ore fa dal movimento politico "La Fratellanza", che aveva sottolineato come, in questo momento, non fosse possibile il ritorno in classe in sicurezza.
La città metelliana, ricordiamo, è la prima per contagi nel Salernitano, ha superato la media regionale e, in solo una settimana, ha registrato oltre 150 positivi.
Il sindaco Servalli ha motivato così la sua decisione: «La piattaforma regionale Sinfonia sulla base dei dati di diffusione del contagio nella città invita all'adozione di misure di contenimento tra le quali la sospensione delle attività didattiche in presenza. Ed infatti i dati della piattaforma regionale indicano la massima percentuale (positivi su tamponi) pari a 20% nella fascia di età 0/5 anni; di 13,79% per la fascia d'età 6/10 anni; e di 22,56% nella fascia di età 11/13 anni. Questi valori riferiti alla popolazione in età scolare, oggi teoricamente allocati alla didattica in presenza, hanno valori ben superiori alla percentuale di contagi positivi cittadini, che già peraltro è superiore alla media regionale. Persiste, inoltre, la presenza di un quadro epidemiologico tale da non consentire la ripresa delle attività didattiche in presenza, in assoluta sicurezza, in quanto occorre monitorare e verificare i dati della settimana in corso e l'andamento della curva dei contagi».
Il primo cittadino ha deciso anche di sospendere l'attività delle ludoteche: « Essendo luoghi con i più diversi tipi di giochi e giocattoli, di mezzi audiovisivi e di libri, per lo svago e l'arricchimento culturale dei bambini, possono essere paragonate alle scuole dell'infanzia, anche per evitare lo svolgimento di riunioni o festeggiamenti, che potrebbero essere causa di nascita di focolai di contagi».
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